lunedì 14 novembre 2016

La dieta anticancro del professore Veronesi


L’8 novembre si è spento all’età di 90 anni l’oncologo Umberto Veronesi, promotore di alimentazioni e diete anticancro. Una vita spesa nella prevenzione e nella cura dei tumori hanno fatto di lui un pioniere nel campo. Sostenitore dello slogan “Siamo quel che mangiamo“, ha più volte affermato che l’alimentazione influisce sulla formazione dei carcinomi secondo una percentuale del 25-30%. Una correlazione piuttosto stretta, quindi, tra l’alimentazione e il cancro, definito il male del secolo, e per questo ancora più importante da contrastare attraverso una delle attività più rappresentative dell’uomo: l’alimentazione.

La dieta anticancro di Umberto Veronesi

Umberto Veronesi, direttore dell’Istituto Europeo di Oncologia, studiò per anni quale relazione legava cibo e cancro. Il suo metodo fu dichiarato innovativo. La dieta anticancro da lui elaborata si prefigge come obiettivo la prevenzione dei tumori attraverso un consumo più coscienzioso dei diversi alimenti che la natura ci offre. In sostanza, la sua dieta non si allontana nettamente da quella mediterranea, ma è supportata da ulteriori regole.

1. Il consumo di frutta e verdura

Frutta e verdura dovrebbero venire consumati molte volte al giorno per il loro concentrato di benefici. Per quanto riguarda la frutta i momenti migliori sono la mattina e lo spuntino pomeridiano, lontano dal pranzo per non provocare una fermentazione intestinale, ma anche prima dei pasti per eliminare il senso impellente di fame. La verdura, invece, non dovrebbe mai mancare a pranzo e cena.

2. I cereali integrali

Un altro alimento che non dovrebbe mai mancare sono i cereali integrali, tra cui riso, quinoa, amaranto, grano, orzo, farro, molto importanti da inserire nella dieta grazie alla loro azione preventiva nei confronti di malattie come ictus e infarto. Regola fondamentale, però, è quella di variare sempre il tipo di cereale senza esagerare nelle dosi.

3. La frutta secca

Ogni giorno si dovrebbe consumare un’adeguata porzione di frutta secca ricca di omega 3. La dose consigliata è di 30 grammi giornalieri di noci, mandorle, nocciole, arachidi, pinoli o anacardi, in grado di apportare elementi nutritivi quali i grassi insaturi, proteine di alta qualità, fibre, vitamine e minerali utili per contrastare malattie come il diabete, cancro del colon, l’ipertensione e la sindrome metabolica.

4. Bere molta acqua

Elevate quantità d’acqua nell’organismo ogni giorno aiutare a depurare l’organismo dalle scorie e dalle sostanze tossiche. Inoltre, bere la giusta dose d’acqua giornaliera, circa 2 litri, aiuta a mantenere la giusta idratazione del corpo, a stimolare il metabolismo e a rafforzare il sistema immunitario.

5. L’olio d’oliva come unico condimento

L’olio d’oliva è l’unico condimento possibile sulla tavola. Inoltre, il suo utilizzo dovrebbe essere a crudo per evitarne la tossicità. È dimostrato che l’olio d’oliva, se consumato regolarmente e nella dose consigliata di 3 cucchiai al giorno, riduce il rischio cardiovascolare, oltre ad avere numerose proprietà cosmetiche, curative e nutrizionali.

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domenica 13 novembre 2016

Nutella, crema Novi e altre creme spalmabili

La Nutella è certamente un prodotto mitico, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Ma è veramente un prodotto di qualità? Per scoprirlo basta leggere gli ingredienti della Nutella. E se si cerca bene, tra gli scaffali del supermercato si può trovare (udite udite) anche qualcosa di meglio!

La storia della nutella 

La Nutella nasce ufficialmente nel 1964, ma le sue origini risalgono agli anni '40, alla fine della seconda guerra mondiale.

Fu allora che Pietro Ferrero, un pasticcere di Alba, provò a sostituire il costosissimo cioccolato con le nocciole (un prodotto tipico delle Langhe piemontesi): nacquè così la Pasta Gianduia (o Giandujot), che era confezionata sottoforma di pani avvolti nella carta stagnola, si tagliava a fette ed era economica.
Nell'estate del 1949 la ricetta venne ritoccata e l'impasto reso più morbido, cremoso. Da lì a due anni venne lanciato un nuovo prodotto, la Supercrema, che venne confezionata in barattoli e venduta come crema spalmabile. Nel 1964 il nome venne modificato in Nutella (al suffisso "nut", che si rifà al termine inglese di nocciola, venne agganciata la desinenza "ella", che evoca attributi positivi ed è facile da pronunciare ad ogni latitudine).

Un mito da ridimensionare
La Nutella è un mito. L'immagine che la Ferrero è riuscita a costruire intorno a questo prodotto è incredibile: nell'immaginario popolare la Nutella è un prodotto irraggiungibile, unico. È non potrei di certo affermare il contrario, mi interessa invece spiegare il perché di questa unicità.
 
L'unicità della Nutella non è (purtroppo) dovuta alla qualità del prodotto, ma al rapporto qualità/prezzo e (soprattutto) dalla pubblicità. Moltissimi tentativi di imitazione falliscono miseramente non perché la Nutella sia irraggiungibile dal punto di vista della qualità, ma perché nessuno riesce a produrre qualcosa di altrettanto appetibile allo stesso prezzo. Da non trascurare il fatto che la Nutella ormai sia, nell'immaginario popolare, il leader assoluto e tutte le imitazioni vengono viste come inferiori, a prescindere dal gusto. Il consumatore, cioè, è abituato al gusto della Nutella e vuole solo quello, considerando inferiore qualunque prodotto che abbia un gusto diverso (anche se il gusto è migliore).


Per dimostrare questo voglio presentare un prodotto (sconosciuto ai più) qualitativamente superiore: la crema spalmabile Novi.

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venerdì 11 novembre 2016

TEST DELLA VISTA ON-LINE

L’oculista può eseguire numerosi test per capire se una persona vede bene; il più conosciuto consiste nel mostrare delle lettere dell’alfabeto di grandezze diverse su un cartellone che viene chiamato ottotipo. Chi ha una vista normale deve riuscire a vedere le lettere di una certa grandezza. Se così accade si dice che quella persona ha una acuità visiva normale; in Italia le lettere dell’ottotipo si misurano in decimi e l’acuità visiva normale equivale a vedere le lettere dei dieci/decimi (10/10).

  • Esegui il test ad occhio nudo se non ti sono mai stati riscontrati difetti visivi, oppure indossa gli occhiali o le lenti a contatto che usi abitualmente per vedere bene da lontano;
  • il test è impostato per un monitor 17″ ad una risoluzione di 1024 x 768;
  • ingrandisci la finestra del browser premendo il tasto F11, quindi clicca su “Inizia il test”;
  • stai ad una distanza di circa 2,5 metri dal monitor, siediti su di una sedia mantenendo la schiena eretta in modo da avere il viso alla stessa altezza del monitor;
  • copri un occhio con una mano o con un pezzo di carta;
  • leggi le lettere che vedi sul monitor. Nella parte bassa dello schermo vengono indicati i decimi ai quali corrisponde la grandezza della serie di lettere. Memorizza i decimi relativi alle ultime lettere che ti appaiono nitide. Potrai quindi immediatamente sapere a quanti decimi ammonta l’acuità visiva dell’occhio che stai testando;
  • Ripeti il test con l’altro occhio e controlla il risultato.

Inizia il test 

N.B. Il test non è e non deve essere sostitutivo di una visita specialistica.
Ha soltanto valore indicativo.



 Occhi sani, test della vista on-line




mercoledì 9 novembre 2016

L’Ortaggio Che Migliora La Vista, Depura Fegato e Colon e Fa Perdere Peso

Ingrediente comune in moltissimi piatti, dalle insalate alle zuppe, è un ortaggio molto consumato nel nostro paese. La barbabietola, oltre ad essere buonissima, è una grande fonte di sostanze nutritive: dalla vitamina C allo zucchero, dai minerali agli antiossidanti. Tutte sostanze necessarie per il nostro organismo.

Proprietà, benefici e ricette

Nonostante nello scorso secolo la coltivazione dell’ortaggio sia stata dedicata sopratutto alla produzione di zucchero, la barbabietola continua ad essere un alimento di prima scelta e indispensabile per una dieta sana. Un noto medico ungherese, Alexander Frerenegui, ha dimostrato che la barbabietola cruda può addirittura aiutare a prevenire il cancro.

Proprietà e Benefici della Barbabietola Rossa

  • Antitumorale: anni fa la barbabietola rossa è balzata agli onori della cronaca perché alcuni studi condotti in Grecia nel 1983, pubblicati sull’International Journal of Cancer, descrissero le proprietà e gli effetti benefici che questo ortaggio poteva avere nel contrastare il tumore al colon. Sono comunque ancora in atto degli approfondimenti sulle proprietà antitumorali di questo ortaggio. Al momento sono in corso delle ricerche sui benefici che l’estratto di barbabietola rossa potrebbe portare nel trattamento del tumore al pancreas, al seno ed alla prostata.
  • Rimineralizzante: la barbabietola rossa è innanzitutto un vegetale con ottimeproprietà rinfrescanti e rimineralizzanti. La sua assunzione, grazie all’abbondanza di saponine  e sali minerali è molto indicata per i bambini deboli, i convalescenti e gli anemici.

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lunedì 7 novembre 2016

Test dell'udito online

La perdita dell’udito non è necessariamente determinata dell’età, ma vi sono anche altri fattori che possono causarla. Questi non si manifestano in maniera improvvisa, ma gradualmente, motivo per cui molte persone che soffrono di perdita dell’udito notano il cambiamento troppo tardi. Si può determinare in modo certo se si è verificato un calo delle capacità uditive tramite un test dell’udito professionale.


Metodo oggettivo e metodo soggettivo del test dell’udito

Nel metodo soggettivo è richiesta la Sua attiva collaborazione: in questo caso deve comunicare di volta in volta all’operatore se ha sentito qualcosa o precisamente quello che ha sentito. Nell’audiometria tonale Le verranno sottoposti dei suoni puri. Nell’audiometria vocale si tratta invece di numeri, parole o frasi.
Al contrario, l’audiometria a risposte elettriche misura la risposta del cervello a uno stimolo acustico tramite l’elettroencefalogramma. Metodi obiettivi come questo sono di solito utilizzati con bambini in tenera età o persone che non possono o non vogliono sottoporsi a un test dell’udito di tipo soggettivo.

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Di quali componenti e composto l’orecchio umano? Per che cosa sono utili i componenti particolari e come funzionano? L’orecchio interattivo

Testa l'età del tuo udito con questo divertente video (da ascoltare con le cuffie, se potete).
Fino a quale frequenza siete in grado di sentire? Un test udito facile e fuori dal comune.



sabato 5 novembre 2016

GLI ALIMENTI CHE PULISCONO VENE E ARTERIE


GLI ALIMENTI CHE FAVORISCONO LA PULIZIA DELLE ARTERIE E DELLE VENE E CHE POSSONO PREVENIRE MOLTE MALATTIE
 
Esistono determinati alimenti che con il passare del tempo possono ostruire le arterie, causando problemi alla circolazione e malattie cardiovascolari che possono portare alla morte. Dall’altro lato però ci sono anche alimenti che favoriscono la pulizia delle arterie e delle vene e che, includendoli nella dieta, possono aiutare a prevenire un gran numero di malattie.

Secondo gli studi, l’aterosclerosi è una delle malattie che causa più morti ogni anno in tutto il mondo. Questa malattia è un problema piuttosto complesso che implica autoimmunità, infezioni e incompatibilità. Tuttavia, oltre all’aterosclerosi, quando le vene e le arterie si ostruiscono, si tende anche a soffrire di ipertensione e malattie cardiache.
Tenendo in conto l’importanza di una corretta alimentazione per prevenire tutte queste malattie, a seguire vi presentiamo i 10 alimenti migliori per pulire le arterie e le vene.

Aglio
È il numero uno degli alimenti per favorire la pulizia arteriosa poiché possiede proprietà antiossidanti molto potenti che hanno la capacità di combattere i radicali liberi del corpo, oltre ad aiutare a diminuire i livelli di colesterolo cattivo e ad aumentare quelli di colesterolo buono. Questo favoloso alimento migliora il flusso sanguigno e aiuta a combattere l’ipertensione.

Avena
Questo alimento è particolarmente indicato a inizio giornata visto che oltre a favorire una buona digestione apporta anche energia per le attività quotidiane. Tra i grandi benefici del consumare avena, c’è il suo potere di ridurre la capacità del colesterolo di aderire alle pareti delle arterie, evitando così lo sviluppo di aterosclerosi e di problemi cardiaci.

Mela
Le mele contengono una sostanza chiamata pectina, una fibra che si unisce al colesterolo, secondo quanto spiegato da Liz Applegate, dottoranda membro della facoltà e direttrice della nutrizione sportiva dell’Università della California a Davis. Le mele, inoltre, contengono flavonoidi che potrebbero far sì che il rischio di soffrire di un problema al cuore si riduca fino al 50%.

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mercoledì 2 novembre 2016

I rimedi naturali contro l'ipertensione



In natura esistono diversi rimedi naturali che possono essere dei validi alleati per sconfiggere un grande problema: l'ipertensione. Esistono infatti, delle erbe e dei cibi che possono aiutarci a ridurre la pressione fino a riportarla a livelli normali o per lo meno accettabili, il tutto senza incorrere in nessun effetto collaterale cosa che capita molto spesso quando si fa uso di farmaci sintetici.

Non tutti sanno che l'ipertensione può manifestarsi in diversi modi e che può essere attribuita a diversi fattori come: ansia, stress, paure, preoccupazioni, nervosismo, tensioni, problemi ormonali, problemi alla tiroide, sindrome di Cushing, preeclampsia, problemi ai reni, stenosi dell'arteria renale, malattie cardiovascolari, stenosi aortica, abuso di alcolici, tabagismo e infine uso di: droghe, medicinali, cocaina.

Come possiamo vedere poiché l'ipertensione può essere causata da diversi fattori, non esiste una cura univoca e dunque può essere sconfitta in diversi modi, per combatterla oltre ad assumere farmaci possiamo affidarci a degli alleati naturali che svolgano un'azione efficace e mirata.

Il miglior rimedio per sconfiggere un'ipertensione collegata a problemi renali è senza dubbio l'erba cardiaca, che stimola la diuresi e favorisce il rilassamento del sistema nervoso diminuendo la frequenza delle pulsazioni cardiache. L'erba cardiaca può essere assunta sotto forma di infuso, per prepararlo basta aggiungere qualche cucchiaio di erba essiccata a mezzo litro d'acqua, dopodiché filtrare e bere l'infuso caldo. La dose giornaliera raccomandata si aggira intorno alle 2-3 tazze.
  
Quando invece si soffre di frequenti aritmie cardiache, una valida soluzione contro l'ipertensione può essere ricercata nel biancospino, che svolge un'attività regolatrice del battito cardiaco e riduce ansie e ipereccitabilità. Il biancospino può essere assunto sia sotto forma di infuso (2-3 tazze al giorno), che sotto forma di gocce, bastano 5-15 gocce assunte tre volte al giorno per risultare calmi e rilassati.

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lunedì 31 ottobre 2016

Dimagrire con la soia: l’ideale per i runner

La soia è un alimento ad alta digeribilità con notevoli vantaggi per chi corre e anche per chi segue una dieta dimagrante, in particolare è un legume amico del gentil sesso. 

 

La soia è una leguminosa di origine asiatica, per molte popolazioni è l’alimento base da oltre 5000 anni. Rispetto ad altri legumi, è più digeribile e soprattutto contiene una maggior concentrazione in proteine e aminoacidi di elevata biodisponibilità. Nei semi della soia, infatti, le proteine costituiscono il 35% del peso secco, una percentuale molto elevata rispetto ad altri legumi. 
Soia e sazietà Le proteine della soia possiedono la capacità di determinare un effetto saziante maggiore rispetto ad altre fonti di proteine di largo consumo. La spiegazione è presto detta: le proteine della soia, grazie alle loro proprietà, sono in grado di stimolare al meglio l’ormone che determina la sazietà, la colecistochinina (CCK).
Per questo l’inserimento delle proteine della soia in un regime alimentare dimagrante risulta vantaggioso: diversi studi, infatti, dimostrano la loro efficacia nel favorire la sazietà sia immediata sia prolungata nelle ore successive al pasto, il controllo del peso con riduzione della massa grassa e mantenimento della massa muscolare ed un effetto positivo nella riduzione del colesterolo totale, LDL e dei trigliceridi.
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Buon appetito con la soia

 

 

venerdì 28 ottobre 2016

10 rimedi naturali e sciroppi fai-da-te per la tosse

Rimedi naturali per la tosse. Con il ritorno del freddo, ecco riaffacciarsi anche uno dei disturbi tipici della stagione autunnale o invernale: la tosse. Soprattutto se la tosse è leggera e non è diventata cronica, è possibile correre ai ripari e provare a calmarla prima che si aggravi ricorrendo ad alcuni rimedi naturali, che prevedono soprattutto la preparazione di infusi e di sciroppi casalinghi, a base di erbe officinali spontanee e di ingredienti che sono facilmente presenti in ogni dispensa. E' consigliabile assumere gli sciroppi al momento del bisogno, quando la tosse diventa più fastidiosa e insistente e bere un infuso calmante alla sera, per poter riposare bene nonostante la tosse.

 

1) Sciroppo al miele

Per la preparazione dello sciroppo, riscaldate in un pentolino il succo di un limone e versatelo in una ciotola aggiungendo un cucchiaio di olio di semi di girasole e mezzo bicchiere di miele. Mescolate bene per amalgamare il tutto e trasferite in barattoli di vetro sterilizzati, da conservare in frigorifero. Prendetene uno o due cucchiaini al bisogno per calmare la tosse.

2) Sciroppo all'aglio

Immergete tre teste d'aglio sbucciate e tagliate a spicchi in due bicchieri d'acqua. Riponete il tutto in una pentola e lasciate cuocere fino a quando l'acqua non si sarà dimezzata. Rimuovete gli spicchi d'aglio e aggiungete al liquido ottenuto 1 bicchiere di aceto di mele e 40 grammi di miele. Mescolate, portate ad ebollizione, lasciate raffreddare e conservate in una bottiglietta di vetro in frigorifero. Prendetene un cucchiaio al giorno.

3) Infuso al timo

Un infuso a base di timo per calmare la tosse può essere preparato portando ad ebollizione 250 ml d'acqua, che dovrà essere versata all'interno di una tazza sul cui fondo sarà già stato cosparso un cucchiaino di timo essiccato e tritato. Lasciate riposare per quindici minuti, filtrate e bevete una volta al giorno. L'infuso può essere lasciato raffreddare e utilizzato per i gargarismi nel casso in cui la tosse sia accompagnata da mal di gola.


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mercoledì 26 ottobre 2016

Le fragranze dei cosmetici contengono oltre 4.000 ingredienti tossici

Cosa si nasconde dietro la dicitura “fragranze”. Questo termine viene utilizzato per “nascondere” oltre 4.000 ingredienti chimici tossici e cancerogeni nei profumi, saponi e candele

Cosa significa realmente la parola “fragranza”?
Ti è mai capitato di leggere su di un’etichetta di deodoranti, saponi, profumi, creme, candeline, la parola “fragranza”? Hai mai pensato a cosa volesse indicare realmente? Ora cercherò di aprirti gli occhi a proposito del vero significato di questo termine e sulla serie di problemi di salute che può causare, e perché vanno evitati.

 Io evito assolutamente qualsiasi profumo o altro prodotto la cura personale che contiene la parola “fragranza” dato sono sempre caricati con sostanze chimiche di sintesi che sono state collegate al cancro, tossicità riproduttiva, allergie, e altro ancora. Anche se ci sono dei controlli che regolano gli ingredienti nocivi nei cosmetici e nei prodotti per la cura personale, in realtà c’è una falla nel sistema… L’Environmental Working Group, spiega:

“Quando vedi ‘fragranza’ sull’etichetta di un prodotto per la cura personale, leggilo come “prodotti chimici nascosti”.

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martedì 25 ottobre 2016

Report: L'età della plastica

di Claudia Di Pasquale

Collaborazione di Greta Orsi e Silvia Scognamiglio

Negli ultimi sessanta anni la plastica ha rivoluzionato la nostra vita e ormai avvolge tutto, anche il cibo che mangiamo ogni giorno. Basta pensare che il 90% degli imballaggi alimentari è in plastica, dalle bottiglie dell'acqua alle alici sott'olio, dagli utensili da cucina ai contenitori, ai piatti.
Le plastiche sono colorate, morbide, dure, trasparenti, ma per realizzarle servono plastificanti, antiossidanti, inchiostri, solventi. Una piccola dose di sostanze chimiche migra dal contenitore al cibo. Ci sono delle norme europee da rispettare e dei limiti da non superare perché alcune sostanze interferiscono col sistema endocrino, e altre sono cancerogene. Però si scopre che il limite consentito per il bisfenolo A, contenuto in molte lattine (dalla conserva al tonno), per le autorità sanitarie francesi non è sicuro, e quella sostanza in Francia è stata bandita. Un calcolo che nessuno ha fatto è sulla somma delle sostanze che a fine giornata una persona assume. Invece per quel che riguarda le dose massime giornaliere consentite, si riferiscono a un adulto di sessanta chili. Nessuno sa quale sia la dose tollerabile per un bambino. L'inchiesta ricostruirà i comportamenti quotidiani che espongono di più a questi interferenti endocrini, a partire dalle tende per doccia in pvc, e darà anche indicazioni su come limitare i danni.

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lunedì 24 ottobre 2016

Garcinia Cambogia: il Frutto che fa Dimagrire

Dimagrire in poco tempo e senza fatica
Controllo del Peso

In questo articolo scoprirete come funziona Gracinia, un piccolo  frutto esotico che racchiude l'acido idrossicitrico. E' davvero possibile perdere peso velocemnte assumendo Gracinia?


E' questa la domanda che tutti si pongono. E secondo gli studi del Dott. Oz e della Dott.ssa Chen, assumendo l'integratore garcinia è possibile perdere fino a tre volte la quantità di peso di chi si limita a seguire un'alimentazione sana ed equilibrata; non c'è bisogno di cambiare il proprio stile di vita e le proprie abitudini, ed è proprio per questo che si dice dimagrire con Garcinia senza fatica.

Questa non è una pillola miracolosa ma è un estratto che aiuta il vostro organismo a mettere in atto i meccanismi che portano a bruciare i grassi e perdere peso.

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giovedì 20 ottobre 2016

Olive: proprietà e benefici

Le olive sono il frutto delle pianta dell’ulivo, nome scientifico Olea europea, che appartiene alla famiglia delle Oleaceae. L’ulivo è una pianta sempreverde caratterizzata da una buona longevità. In condizioni ottimali la pianta può raggiungere i 1.000 anni di vita mentre la varietà spontanea ed inselvatichita che prende il nome di olivastro, può raggiungere anche i 4.000 anni di vita come dimostrano alcuni esemplari di questo albero presenti in Sardegna.
Le olive hanno buone proprietà organolettiche e, oltre a venire consumate direttamente, vengono impiegate per la produzione dell’olio che è poi il loro utilizzo principale.  
Contengono polifenoli, i quali le rendono molto amare, per questo motivo prima di poter essere utilizzate in modo diretto per l’alimentazione devono essere sottoposte ad un processo di eliminazione dei principi amari. Tale processo prende il nome di deamarizzazione.
 

Composizione Chimica

Le olive verdi contengono il 75,3 % di acqua, il 15,3 % di grassi, l’1 % di proteine, il 3,3 % di fibre alimentari, lo 0,5 % di zuccheri ed il 4,5 % di ceneri.
 
Hanno un buon contenuto di minerali e più precisamente contengono calcio, sodio, fosforo, magnesio, ferro, potassio, selenio, rame e zinco.
 
Per quanto riguarda le vitamine contengono vitamina A, B1, B2, B3, B5, B6, vitamina E, K e J. Le olive contengono inoltre beta-carotene, criptoxantina-beta, luteina e zeaxantina.
Altre sostanze che troviamo in questo prezioso frutto sono i fenoli, i terpeni, i flavoni, gli antociani e i flavonoli.
Acidi: acido cumarico, caffeico, ferulico, cinnamico, gallico, vanillico e acido siringico.

Proprietà e Benefici delle Olive

  • Antiossidanti: uno dei benefici più importanti di questi frutti è dovuto alle loro proprietà antiossidanti ed anti infiammatorie che rallentano l’invecchiamento e lo stress ossidativo delle cellule del nostro organismo, con tutti i benefici che ne conseguono per la nostra salute. Le olive infatti contengono fitonutrienti e vitamina E che, come sappiamo, hanno proprietà antiossidanti.
  • Prevenzione dei tumori: le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti delle olive le rendono un metodo naturale per la prevenzione di questa grave malattia. Infatti l’infiammazione e lo stress ossidativo protratti nel tempo, possono essere fattori determinanti per lo sviluppo dei tumori. Con il regolare apporto di composti antiossidante forniti da questi frutti il nostro organismo ha a disposizione più mezzi per difendersi da questo male.
  • Radicali liberi: i fitonutrienti inoltre contrastano l’attività dei radicali liberi e riducono il rischio di sviluppare il cancro ma non solo, anche il sistema cardiovascolare ne trae benefici diminuendo così il rischio di malattie legate al cuore.
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lunedì 17 ottobre 2016

I 10 migliori alimenti per pulire vene e arterie

Da sempre l’alimentazione ha rivestito un ruolo molto importante per la salute, sia in bene che in male. Esistono determinati alimenti che con il passare del tempo possono ostruire le arterie, causando problemi alla circolazione e malattie cardiovascolari che possono portare alla morte. Dall’altro lato però ci sono anche alimenti che favoriscono la pulizia delle arterie e delle vene e che, includendoli nella dieta, possono aiutare a prevenire un gran numero di malattie.

Secondo gli studi, l’aterosclerosi è una delle malattie che causa più morti ogni anno in tutto il mondo. Questa malattia è un problema piuttosto complesso che implica autoimmunità, infezioni e incompatibilità. Tuttavia, oltre all’aterosclerosi, quando le vene e le arterie si ostruiscono, si tende anche a soffrire di ipertensione e malattie cardiache.

Tenendo in conto l’importanza di una corretta alimentazione per prevenire tutte queste malattie, a seguire vi presentiamo i 10 alimenti migliori per pulire le arterie e le vene.

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venerdì 14 ottobre 2016

Farmaci: batteri magnetici li trasportano verso i tumori

Batteri 'magnetici' si sono dimostrati in grado di veicolare in modo efficiente i farmaci verso i tumori, per combatterli al meglio

Nuova scoperta dei ricercatori del Polytechnique Montréal NanoRobotics Laboratory (Canada): si tratta di batterimagnetici‘ che si sono dimostrati in grado di veicolare in modo efficiente i farmaci verso i tumori, per combatterli al meglio. I risultati sono pubblicati sulla rivista ‘Nature Nanotechnology’. Una delle maggiori sfide nella terapia del cancro è infatti trovare un metodo sufficientemente affidabile per trasportare medicinali chemioterapici alla neoplasia senza esporre i tessuti sani ai loro effetti tossici. Finora i tentativi fatti per raggiungere questo obiettivo sono passati attraverso lo sviluppo di nanovettori – particelle estremamente piccole ‘confezionate’ all’interno dei farmaci – progettati in modo da arrivare solo alle cellule tumorali, impedendo così l’assorbimento da parte del tessuto sano. Ma il problema è che la quantità di medicinale che è possibile trasportare fino alle zone ‘clou’ del tumore è troppo scarsa. Il team canadese ha sviluppato nuovi nanovettori, questa volta sotto forma di un batterio chiamato magnetococcus marinus: con una serie di esperimenti hanno dimostrato che il suo unico sistema di navigazione può essere sfruttato per far arrivare in modo più efficiente i farmaci ai tumori.
 
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lunedì 10 ottobre 2016

10 rimedi naturali per rafforzare il tuo sistema immunitario


 rafforzare sistema immunitario


Il sistema immunitario è un vero e proprio apparato difensivo contro raffreddore, influenza e altre infezioni che attaccano il corpo. Inoltre è collegato al nostro livello di energia: se siamo in forma e pieni di vitalità e lucidità mentale significa che le nostre difese immunitarie sono alte e forti.
Una dieta corretta, esercizio fisico costante e un buon riposo sono le basi per un sistema immunitario sano. Ma spesso queste condizioni non ci sono o perlomeno impiegano tempo per ripristinare uno stato di salute che invece per anni si è visto minacciato da una stress, eventi traumatici e dieta squilibrata. Ecco quindi che vengono in aiuto i rimedi naturali in grado di dare una spinta al nostro sistema immunitario e al livello di energia. Se assumi farmaci consulta il tuo medico prima di includere altre sostanze.

1. Astragalo

L’astragalo è un’erba che è stata usata per migliaia di anni, in molte culture, per aiutare a prevenire varie malattie. Secondo l’Università del Maryland Medical Center, l’astragalo è un’erba adattogena, il che significa che può “adattarsi” alle esigenze del corpo per proteggerlo da differenti tipi di stress, sia mentale che  fisico, inoltre è ricco di  antiossidanti. L’ Astragalo stimola il sistema immunitario proteggendo la funzionalità epatica e prevenendo infezioni respiratorie e raffreddori. Uno studio fatto presso la Facoltà di Medicina Zhongshan di Guangdong, in Cina, e riportato sul numero della rivista “Vaccine” l’otto gennaio del 2010 dimostra che quando i topi con sistema immunitario danneggiato sono stati trattati con estratto di astragalo, il loro tasso di sopravvivenza è aumentato e le capacità protettive del loro sistema immunitario sono migliorate notevolmente. L’astragalo è disponibile in capsule, tinture o preparazioni topiche.

2. Ashwagandha

In sanscrito il nome ashwagandha richiama alla forza e al vigore e viene considerata una pianta dalle proprietà ringiovanenti nella medicina ayurvedica. Utile soprattutto per riportare alto il sistema immunitario e l’energia dopo un forte stress dato che è in grado di calmare i nervi e riportare le nostre difese ai livelli ottimali. Viene consigliato l’uso per almeno sei settimane per avere un effetto consolidato.

3. Aglio

L’aglio è considerato una spezia o un alimento usato in cucina, piuttosto che una pianta. Sul numero di giugno 2009 della rivista”Critical Reviews in Food Science and Nutrition” viene reso noto che l’aglio è oggetto di studio per il suo ruolo di “alimento funzionale”. Il rapporto spiega che l’aglio stimola la produzione di cellule immunitarie e il rilascio del corpo di cellule linfocitarie “natural killer”.  L’aglio dev’essere utilizzato crudo, ma può apportare benefici anche se viene consumato sotto forma di spezia in polvere, granulato o in forma di supplemento come ad esempio l’olio. Nell’articolo Come ATTIVARE l’aglio per assorbirne le proprietà medicinali ho spiegato come va usato.

4. Tè verde

L’elenco dei benefici del tè verde per la salute sembra aumentare ogni giorno di più. I ricercatori del Laboratorio di Immunologia Nutrizionale presso l’Università di Tuft a Boston hanno condotto uno studio per determinare da cosa derivano i benefici sul sistema immunitario del tè verde. Lo studio, pubblicato nel 1 settembre 2009 sulla rivista “Free Radical Biology and Medicine”, afferma che il principio attivo del tè verde è l’epigallocatechina gallato noto anche come EGCG, un antiossidante che non solo aumenta la risposta del sistema immunitario, ma protegge anche il corpo dai danni causati da radicali liberi o cellule danneggiate, e aiuta a prevenire l’infiammazione nel corpo. Due o tre tazze di tè verde al giorno miglioreranno il tuo sistema immunitario.

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Come ATTIVARE l'aglio per assorbirne le proprietà medicinali

Cardamomo: proprietà benefiche e controindicazioni

 

 

giovedì 6 ottobre 2016

Tumore al seno, ecco cosa si può fare per sconfiggerlo

Ritorna in ottobre la campagna BCA, voluta da AIRC ed Estée Lauder Companies per sostenere la ricerca e rendere il cancro al seno sempre più curabile


Donazioni on line

Per tutto il mese di ottobre Estée Lauder e AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) la campagna BCA, Breast Cancer Awareness, per accrescere la consapevolezza, raccogliere fondi e ispirare azioni significative nella lotta contro il tumore al seno, da cui si stima che, solo in Italia, nel 2016 sono colpite 50.000 donne. È la fotografia che hanno dato l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e l’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM) nella nuova pubblicazione “I numeri del cancro in Italia 2016”.

Prevenzione e ricerca sono i due aspetti fondamentali per sconfiggere il cancro e far trionfare la vita. Un gesto significativo che la campagna BCA, voluta e creata da Evelyn H. Lauder nel 1992 – che ha inoltre ideato il “nastro rosa” diventato il simbolo universale della lotta contro il tumore al seno – propone è quello di illuminare di rosa i monumenti più rappresentativi degli oltre 70 Paesi che appoggiano e promuovono questa importante causa. In Italia è stato scelto il Duomo di Milano.
 
Per il secondo anno consecutivo Estée Lauder affianca AIRC con l’obiettivo di sostenere il lavoro dei ricercatori impegnati a trovare le giuste risposte per rendere il tumore al seno sempre più curabile. Il lavoro dei ricercatori è fondamentale perché grazie ai loro studi, come ricorda il direttore generale di AIRC, Niccolò Contucci:
Negli ultimi vent’anni ha visto aumentare dal 78 all’85,5% la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi. Ma con l’impegno di tutti – ricercatori, associazioni, singoli cittadini, aziende – possiamo aspirare a rendere il tumore al seno curabile al 100%.

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Fai prevenzione

I 12 campanelli d'allarme per le donne

Il benessere vien mangiando (video ricette)

 

martedì 4 ottobre 2016

Olio di palma, scoperta sostanza che combatte il cancro

Considerato dannoso per la salute e addirittura cancerogeno, una ricerca italiana dimostra che contiene invece sostanze anti-cancro

 

L’olio di palma è entrato nella lista di quegli alimenti da eliminare dalla dieta perché considerati nocivi alla salute a causa dei grassi saturi che contiene (ci sono aziende come la Colussi che hanno deciso di eliminarlo dai loro prodotti). Addirittura c’è chi lo ritiene potenzialmente cancerogeno, anche se studi scientifici hanno dimostrato che non è l’olio ma la lavorazione che subisce ad essere pericolosa.

Adesso comunque è arrivato il momento del riscatto. Stando a una ricerca condotta dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’Università dell’Aquila e pubblicata su Scientific Reports, è stato dimostrato che l’olio di palma contiene alcune sostanze in grado di contrastare il tumore. Si tratta dei tocotrienoli, derivati della vitamina E, presenti in molti alimenti, che si sono dimostrati efficaci contro i melanoma.

Dagli esperimenti in laboratorio è emerso che il delta-tocotrienolo (d-TT) spinge le cellule di melanoma verso la morte programmata (apoptosi) attraverso un meccanismo intracellulare noto come “stress del reticolo endoplasmatico”. Mentre nei test dal vivo si è osservato che queste sostanze rallentano lo sviluppo del tumore. Tra l’altro i ricercatori hanno rilevato che il delta-tocotrienolo non avrebbe effetti collaterali sull’uomo.

L’indagine inoltre evidenzia che tali sostanze hanno anche la capacità di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e neurodegenerative come l’Alzheimer.

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lunedì 3 ottobre 2016

I pesticidi sulla frutta restano anche dopo averla lavata e sbucciata. Secondo l’indagine francese l’80% dei campioni è contaminato

Lavare e sbucciare la frutta non elimina completamente i residui di pesticidi
L’associazione dei consumatori francese UFC-Que Choisir ha fatto analizzare 150 campioni di mele, pere, uva e fragole da agricoltura tradizionale e biologica provenienti da:Francia, Italia, Portogallo, Spagna, Olanda e Belgio. Il laboratorio ha  valutato la possibile presenza di oltre 500 pesticidi. Dalle analisi emerge che le sostanze chimiche trovate sono 85 e che l’80% dei campioni è risultato contaminato da almeno una molecola. Solo la frutta biologica è risultata priva di contaminazioni. L’uva è il frutto con maggiori residui di pesticidi (15 in media), seguita da fragole (14),  pere (12) e mele (11). L’associazione francese sottolinea che i cocktail di residui chimici possono essere potenzialmente nocivi per la salute.

FC-Que Choisir ha voluto verificare se i residui di pesticidi vengono eliminati o almeno diminuiscono lavando o sbucciando la frutta (visto che le autorità sanitarie francesi ed europee non dispongono di dati precisi). L’associazione francese ha realizzato le analisi su otto lotti di mele divise in tre gruppi (grezze, lavate e sbucciate). Le mele non lavate avevano mediamente nove residui di molecole di sostanze chimiche. Quelle lavate e strofinate sotto l’acqua per dieci secondi ne avevano otto e la quantità di residui risultava diminuita solo del 12%. Le mele sbucciate avevano in media sei molecole e la quantità di residui era la metà  rispetto a quelle non lavate.

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I numeri dell’agricoltura biologica nel mondo: la mappa delle colture bio paese per paese in un’infografica di Valori


domenica 2 ottobre 2016

Come Comprendere Chi Soffre di Dolore Cronico

Il dolore cronico è un dolore che persiste per settimane, mesi e persino anni. Di solito l'insorgere di un dolore acuto è la risposta naturale del sistema nervoso a eventuali lesioni, ma quando si soffre di un dolore cronico, i sintomi connessi al malessere si protraggono in maniera anomala e possono recare forti disagi e affaticamento. In alcuni casi, può essere causato da una lesione, una malattia o un'infezione. In altri, però, compare e si prolunga anche se non sono presenti problemi di tale natura. Per comprendere una persona che convive con un dolore cronico, dovresti informarti su questa sindrome, dare il tuo sostegno e sapere cosa dire e cosa omettere.



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Informati meglio sul dolore accusato dal soggetto sofferente. Ogni malato cronico avverte il dolore in modo diverso. Pertanto, sarebbe utile se chi ne è affetto ti parlasse della sua sofferenza e della sua battaglia quotidiana. Più informazioni reperisci su ciò che sta affrontando, più sarai in grado di comprendere come si sente.
  • Ha sofferto di un blocco lombare, una grave infezione o un malessere che permane tuttora, come ad esempio l'artrite, un cancro o un'infezione all'orecchio? Cerca di individuare quando ha avuto inizio il dolore ed effettua qualche ricerca oppure leggi le testimonianze di persone affette da simili problemi.
  • Se il malato cronico non vuole parlare, non costringerlo. Alcuni si sentono peggio al solo pensiero di affrontare questo argomento.
  • In genere, il malato lamenta mal di testa, mal di schiena, dolori prodotti da un tumore, dall'artrite, dai danni ai nervi periferici o al sistema nervoso centrale o algie la cui causa resta sconosciuta.
  • Un malato cronico può soffrire di più patologie contemporaneamente, quali la sindrome da stanchezza cronica, l'endometriosi, la fibromialgia, le malattie infiammatorie intestinali, la cistite interstiziale, la disfunzione dell'articolazione temporo-mandibolare e la vulvodinia.
  • Accetta il fatto che le parole potrebbero essere inadeguate per descrivere le condizioni fisiche del malato. Ricorda le volte in cui hai sentito un forte dolore e immagina come sarebbe se durasse per ventiquattro ore al giorno, tutti i giorni, senza tregua per il resto della vita. È difficile trovare le parole giuste per questo tipo di dolore.
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Il mistero della disidratazione!

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