martedì 1 dicembre 2015

Benefici di prendere ogni giorno un cucchiaio di cannella e miele

La cannella e il miele sono due grandi risorse per la nostra salute. Scoprite di seguito tutti i benefici che un solo cucchiaio di questo composto può apportare al vostro organismo.



La cannella e il miele sono due alimenti nutritivi con moltissime proprietà per la salute e, inoltre, hanno un sapore delizioso. Se li unite, potenzierete i loro benefici; la cosa fantastica è che potrete consumarle ogni giorno.
Perdere peso, alzare le difese, migliorare la digestione, prendersi cura delle articolazioni, prevenire malattie cardiovascolari, trattare l’insonnia e la stanchezza o aumentare la libido: queste sono alcune delle proprietà di questo meraviglioso mix.

Benefici

Cannella e miele mischiati e consumati ogni giorno, come vi spiegheremo a seguire, hanno molti  vantaggi per la vostra salute:
  • Perdere peso: aiutano ad attivare il metabolismo e a ridurre la fame ansiosa e la voglia di consumare zuccheri. Inoltre, la cannella regola i livelli di glucosio nel sangue e aiuta ad eliminare l’eccesso di liquidi e di grassi nell’organismo. Prendeteli con acqua calda tra i pasti.
  • Aumentare le difese: questa combinazione è altamente energetica e funziona come un antibiotico naturale. Vale a dire che fa sì che il nostro corpo senta meno la sensazione di freddo e aiuta a prevenire le malattie causate da virus e batteri.
  • Combattere e calmare il mal di gola: le sue proprietà antibiotiche ed antinfiammatorie aiutano a trattare la faringite, l’amigdalite, l’afonia, la disfonia, ecc. Mischiateli con una cucchiaiata di acqua tiepida e bevete a piccoli sorsi facendo dei gargarismi.
  • Migliora la salute delle articolazioni: grazie alle sue proprietà antiossidanti, questo mix è l’ideale per malattie come l’artrosi, l’osteoartrite, ecc.
  • Riduce il rischio di malattie cardiovascolari: visto che migliora la circolazione, riduce anche il colesterolo, rinforza il cuore e ne regolarizza il ritmo.
Continua qui

lunedì 30 novembre 2015

Deboli correnti in testa, così si combatte la depressione

La terapia si chiama 'Stimolazione Galvanica a correnti dirette' 

VERONA - Nuove frontiere di cura per depressione e autismo: risultati incoraggianti arrivano dall'applicazione di deboli correnti sul cuoio capelluto. Il nuovo scenario è stato realizzato da psichiatri e psicolgi di tutto il mondo nel corso del convegno di aggiornamento a villa Santa Chiara di Quinto di Valpantena (Verona).
La terapia si chiama 'Stimolazione Galvanica a correnti dirette' (Tdcs) e, secondo in dati presentati al convegno veronese, favorirebbe una riduzione dei sintomi del 25% nella depressione maggiore, mentre nell'autismo si arriva ad un miglioramento dei sintomi del 40%. La metodica in particolare viene applicata soprattutto ai pazienti con gravi depressioni che non rispondono alle terapie farmacologiche. La Tdcs non è una scossa, la corrente è più bassa di quella utilizzata per una normale elettrostimolazione nei centri di fisioterapia, e durante il trattamento, i pazienti sono coscienti e vigili, per cui possono leggere, telefonare, fare movimento. Nessuna controindicazione per i cardiopatici o per altre patologie. "Questa corrente - spiega il prof. Carlo Miniussi, Neurofisiologo dell'università di Brescia - va a modificare la capacità di riposta dei neuroni. I circuiti neuronali che stanno alla base dei nostri comportamenti, se sono pigri possono essere riattivati e portare miglioramenti dello stato di umore. I pazienti possono sottoporsi a una o due sedute al giorno, di 20 minuti ciascuna, per una, due o tre settimane".

Continua qui

giovedì 26 novembre 2015

Trovata una nuova sostanza in grado di bloccare i tumori

Ricercatori Ibcn-Cnr hanno "riattivato" la proteina p53

E' stata trovata una nuova sostanza in grado di bloccare i tumori. Un gruppo di ricercatrici dell'Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr) ha identificato un nuovo possibile approccio terapeutico per la cura del cancro, attraverso la riattivazione della proteina p53, soppressore tumorale considerato uno dei più importanti fattori per il controllo dello sviluppo e della progressione della malattia che infatti risulta inattivo in quasi tutti i tumori umani. Il lavoro è stato pubblicato su Cancer Research.

Continua qui

mercoledì 25 novembre 2015

Oncologia. Proseguono studi sugli effetti dell’estratto di Prunus Spinosa. Ma Ricciardi (Iss) avverte: “Attività antitumorale ancora da dimostrare sull’uomo”

La ricerca di base condotta su linee cellulari ha dimostrato l’attività antiproliferativa e antitumorale dell’estratto idroalcolico del Prunus spinosa, una pianta titpica del molisano. I primi risultati domani all’Expo di Milano, al Congresso Artoi. Se fossero confermati anche in vivo, verrà messo a punto un prodotto con una formulazione chimica originale per il trattamento di alcune patologie neoplastiche.

Continua qui

Prunus spinosa

 

 

lunedì 23 novembre 2015

Il freddo accelera la crescita delle cellule tumorali?

Vivere in ambienti freddi favorirebbe una diffusione più rapida dei tumori all'interno dell'organismo.

 

Esseri costretti improvvisamente a vivere in ambienti freddi non aiuterebbe i malati di cancro a combattere le cellule tumorali, anzi ne favorirebbe una diffusione più rapida all'interno dell'organismo. L'esposizione al freddo dunque peggiorerebbe tutti i tipi di neoplasie.

A darne notizia è un team di ricercatori del Roswell Park Cancer, che avrebbe dimostrato come topi malati, portati a temperature prossime o inferiori ai 20°C, peggiorassero sensibilmente a causa di una diffusione più rapida del tumore.

I topi invece lasciati tranquillamente a temperature vicine a 30°C riuscirebbero a sopravvivere più a lungo. In pratica i topi esposti ad uno sbalzo termico di 8-10°C erano sottoposti ad uno stress da freddo, prodotto magari dalla cellula tumorale stessa, per aiutare la propria sopravvivenza. In questo modo peggioravano molto rapidamente.

Continua qui

sabato 21 novembre 2015

Diabete: ecco i campanelli d’allarme da non trascurare

Come riconoscere i segnali di un'alterata glicemia che devono metterci in allerta
Il diabete, una volta definito un “killer silenzioso”, se viene diagnosticato subito può essere tenuto sotto controllo.

Come riconoscerlo? Non è sempre facile: specie il diabete di tipo 2, la forma più comune, all’esordio non dà sintomi ben definiti e spesso sfugge alla diagnosi.

In genere, però, i segnali che qualcosa non va ci sono: alcuni, se isolati, non devono necessariamente allarmare, ma se compaiono in contemporanea è meglio non ignorarli.

Sintomi precoci del diabete
Frequente necessità di urinare
. L’urgenza di andare spesso in bagno, soprattutto nelle ore notturne, potrebbe essere dovuta all’eccesso di glucosio circolante che il rene elimina attraverso le urine.
 
Sete eccessiva. L’ingente perdita di liquidi con le urine può comportare uno stato di disidratazione che induce una sensazione di sete inappagabile.

Stanchezza e irritabilità ingiustificate. L’incapacità di trasportare il glucosio nelle cellule le priva del nutrimento essenziale dal quale traggono energia, con comparsa di stanchezza fisica e mentale.

Aumento della fame. Quando alle cellule non arriva sufficiente glucosio, esse non hanno l’energia per funzionare normalmente. Questo porta l’organismo a pensare di non aver assunto abbastanza cibo.

Perdita di peso improvvisa e immotivata. Compare in modo accentuato nel diabete di tipo 1, mentre nel diabete di tipo 2 può essere meno evidente poiché, all’esordio della malattia, la maggior parte delle persone colpite è in sovrappeso. Anche in questo caso la colpa è della carenza di glucosio cellulare: l’organismo è indotto a ricavare energia in modo alternativo, dal tessuto muscolare e dal grasso.

Continua qui

venerdì 20 novembre 2015

Dolori del corpo che sono collegati al tuo stato emotivo di quel momento. Ecco spiegati i 22 dolori più diffusi


I dolori del corpo sono collegati allo stato emotivo che si vive. Quando si è particolarmente stressati, impauriti o si hanno gravose responsabilità è possibile che si accusino fastidi e problemi a carico di varie parti del corpo, come per esempio la schiena, il collo o le braccia.


I dolori, principalmente muscolari e alle articolazioni, elencati di seguito sono, come ogni altro sintomo fisico, connessi ad una situazione dolorosa mentale ed emotiva. Questo non deve sorprendere più di tanto sia perché è da sempre risaputo fin dagli albori della medicina sia perché il corpo e la mente sono davvero un’unica entità che esprime e modella se stessa in rapporto con l’ambiente che la circonda.

Le spiegazioni fornite sono un invito ad indagare dentro di sé e scoprire che effettivamente quel dolore è sorto dopo un determinato fatto e che è il risultato di una cronicizzazione del pensiero/emozioni, che anziché fluire sono stati trattenuti più del dovuto creando delle contrazioni fisiche.

Continua qui 

Come correggere la postura rinforzando la muscolatura della schiena

giovedì 19 novembre 2015

Magro ma con la pancia? Sei più a rischio di un sovrappeso

Girovita da tenere sotto controllo. Se è troppo pronunciato si rischiano infarti e ictus. Lo studio pubblicato su Annals of Internal Medicine

Più che alla lancetta della bilancia state attenti al girovita. Anche se siete magri la presenza della cosiddetta «pancetta» può essere molto pericolosa. Il grasso addominale infatti raddoppia negli uomini la possibilità di morte prematura dovuta a diabete, ictus, malattie coronariche e altri problemi cardiaci. Ad affermarlo è una ricerca condotta dagli scienziati della Mayo Clinic e pubblicata dalla rivista Annals of Internal Medicine.

Continua qui

martedì 17 novembre 2015

Cancro al seno, mortalità scesa del 30% in vent’anni

Dato positivo rispetto all’aggressività del male ma sono invece aumentati del 27% i casi nelle donne sotto i 50. L’esperto: «Potenziare la ricerca sui marcatori biologici»

La mortalità per tumore del seno è diminuita di quasi il 30% negli ultimi 23 anni. Grazie a diagnosi precoce e farmaci sempre più efficaci oggi in Italia vivono 692.955 donne che hanno avuto la neoplasia, con un aumento del 19% rispetto al 2010. Circa due terzi si sono lasciate la malattia alle spalle, avendo ricevuto la diagnosi da oltre un quinquennio. I nuovi trattamenti contro la neoplasia più frequente fra le donne sono stati al centro del dibattito alla quarta edizione dell’International Meeting on New Drugs in Breast Cancer al Regina Elena di Roma con la partecipazione di più di 200 esperti da tutto il mondo. 

Continua qui

mercoledì 11 novembre 2015

Belle e possibili, ecco le terme low cost in Italia

Piscine calde, sorgenti sulfuree, vasche naturali e strutture che fanno bene alla salute e al portafoglio

 

di Ida Bini

Il nostro Paese è ricco di terme, sorgenti e vasche d’origine vulcanica scavate nella roccia, molte delle quali sono libere, gratuite e, le più organizzate, davvero economiche. Alcune sono antiche, altre hanno acque dalle proprietà uniche e altre ancora si trovano in luoghi bellissimi, a ridosso di montagne, boschi, laghi e cascate. Ecco le terme italiane più gettonate ed economiche, perfette per una giornata di relax o per un weekend all’insegna del benessere.

Le terme più famose del nord Italia sono gli storici Bagni vecchi di Bormio, terme d’origine romana caratterizzate da grotte panoramiche, dove sgorgano sorgenti d’acqua calda, e da vasche naturali circondate da una parete rocciosa su cui appoggiare la schiena. Sorgono nello scenario suggestivo delle Alpi lombarde che d’inverno regalano l’esperienza unica di immergersi nell’acqua calda, circondati dalla neve e dal ghiaccio.

In provincia di Benevento ci sono le antichissime terme di Telese, caratterizzate da acque sulfuree che migliorano le attività cardio-vascolari. Le terme sorgono all’interno di un enorme parco di alberi secolari e offrono due grandi piscine – “Goccioloni” e “Pera” – e padiglioni dove si effettuano le varie terapie. Le tariffe per entrare nel parco termale sono davvero alla portata di ogni tasca.

Le terme più gettonate della Romagna, terra ricca di sorgenti benefiche, sono quelle storiche di Riolo, in provincia di Ravenna: offrono acque medicali eccellenti e fanghi curativi in una struttura molto all’avanguardia con corsi e trattamenti personalizzati, alla portata di tutti. La principale piscina termale è dotata di acqua salsobromoiodica di 34 gradi con punti di idromassaggi e getti.

Tra le colline della Emilia e della Toscana sorge in un enorme anfiteatro Monterenzio, la collina bagnata dal fiume Sillaro, addolcita dalle acque di sei piccoli laghi. Qui è nato il villaggio della salute, una grande oasi ambientale che ospita d’estate un divertente acquapark e un centro termale aperto tutto l’anno con ventidue piscine su 50 ettari, collegate da due tapis roulant, un agriturismo con sei casolari antichi trasformati in alberghi e due ristoranti che offrono solo prodotti bio della zona. Le acque termali del Sillaro, certificato come villaggio biologico, sono ricche di baritina, il minerale che spinse Wolfgang Goethe su queste colline per scoprirne le proprietà rilassanti.

Un’altra regione italiana dove si gode del benessere e del relax a costo zero è la Toscana: nel cuore della Maremma le cascate del Mulino e i gradoni di Manciano, gratuite e imperdibili mete termali, sono caratterizzati da un’acqua sulfurea che scorre in piccoli bacini diventando sempre più calda vicino alla sorgente. Le terme sorgono proprio accanto a Saturnia, costosa e celebre località termale nel comune di Manciano, la cui sorgente nasce in un cratere vulcanico, scorre lungo il fiumiciattolo Gorello e forma una serie di piscine naturali, scavate nella roccia.

Continua qui

sabato 7 novembre 2015

Artemisia e tumori, le 10 cose da sapere

Le risposte dell'esperto ai dubbi sollevati dai lettori di Panorama.it sulla possibilità di cure per il cancro con l'artemisia annua

 

L'entusiasmo, i dubbi e le polemiche

Ha suscitato interesse, ma anche molti dubbi da parte dei lettori di Panorama.it l'articolo di alcuni mesi fa su alcuni studi sull'artemisia annua e gli eventuali benefici nella cura di alcuni tumori. Secondo uno studio dell'università della California, pubblicato dalla rivista Spirit Science and Metaphysic, sostiene che "l'artemisia ferma il fattore di trascrizione E2F1 e interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del cancro".

Continua qui

Artemisia e tumore: "Ecco come sono guarito"

 

L'arma anti-cancro? Forse è già dentro di noi

 

 

 

 

venerdì 6 novembre 2015

Roma, tumore di 30 kg asportato a una donna: la paziente sta bene

Intervento straordinario all'Istituto Regina Elena è durato 7 ore

ROMA - Un intervento 'straordinario' è stato effettuato all'Istituto nazionale Tumori Regina Elena di Roma: è stato asportato un tumore di 30 Kg su una donna, che ne pesava complessivamente 90kg. La paziente, una cittadina europea, è stata sottoposta a un'operazioen chirurgica che è durata 7 ore. La donna "è stata ricoverata 2 settimane ed ora sta bene".

Cancro di origine lipomatosa. Nel suo paese di origine nessun ospedale aveva voluto effettuare l'intervento chirurgico. Si tratta di una donna di 65 anni madre di 3 figli e che ha sempre goduto di buone condizioni di salute. Nel mese di aprile ha incominciato ad essere inappetente e ha avuto saltuari episodi di vomito e un aumento di volume dell'addome. Gli esami svolti nel suo paese hanno evidenziato la presenza di un tumore di origine lipomatosa.


Continua qui

lunedì 2 novembre 2015

Le 116 cause del cancro (alcune insospettabili)

Oltre ai colpevoli già noti, come il fumo e l'amianto, troviamo segatura, lampade abbronzanti, virus dell'epatite C e alcuni rimedi alle erbe

Dopo l’allarme dell’OMS sulla pericolosità della carne rossa, l’Oms, la IARC (International Agency for Research on Cancer) ha rivelato le 116 cose che possono causare il cancro. L’elenco presenta colpevoli già noti, come sigarette, fumo passivo, alcol, amianto e arsenico.

Cancro, i campanelli d’allarme da non sottovalutare: LE FOTO

Ma ci sono anche una serie di attività quotidiane ed elementi praticamente impossibili da evitare, come l’aria inquinata che respiriamo quotidianamente. Ecco l’elenco completo:

1. Tabacco
2. Lampade e lettini abbronzanti
3. Produzione di alluminio
4. Presenza di arsenico nell’acqua potabile 5. Produzione di auramina
6. Fabbricazione e riparazione di calzature
7. Pulizia dei camini
8. Produzione del gas a carbone
9. Produzione del catrame
10. Produzione di carbone coke
11. Fabbricazione di mobili
12. Esposizione al radon
13. Fumo passivo
14. Fusione di ferro e acciaio
15. Produzione di isopropanolo
16. Colorante magenta
17. Imbiancare

Continua qui

giovedì 29 ottobre 2015

Aloe vera e le sue proprietà, cosa c’è da sapere

I suoi gel e succhi sono prodotti ormai leggendari, ma non tutto quel che si dice sulle loro proprietà terapeutiche è provato


Depura l’intero organismo dalle tossine cattive. Ti regala una pelle sempre fresca. Ti protegge dalle malattie, previene l’invecchiamento e, all’occorrenza, ti fornisce anche una sferzata di energia. O, perlomeno, questo è quel che si dice di lei, che secondo alcuni sarebbe addirittura in grado di guarire il cancro. È l’aloe vera, una pianta dalle cui foglie carnose si spremono succhi e gel che troviamo ormai in tutte le erboristerie e che rappresentano un must per gli amanti della medicina naturale.

Continua qui


lunedì 26 ottobre 2015

Oms, carni lavorate cancerogene: dall'hot dog al prosciutto

Alimenti come i wurstel vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo e il benzene. Oncologi: 'Invito a tornare alla dieta mediterranea'


Le carni lavorate come i wurstel ''sono cancerogene'', e vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo e il benzene. Lo afferma l'International Agency for Research on Cancer (IARC) dell'Oms. Meno a rischio quelle rosse non lavorate, inserire fra le 'probabilmente cancerogene'.

La decisione è stata presa, si legge nel documento, dopo aver revisionato tutti gli studi in letteratura sul tema. "Il gruppo di lavoro ha classificato il consumo di carne lavorata nel gruppo 1 in base a una evidenza sufficiente per il tumore colorettale. Inoltre è stata trovata una associazione tra consumo e tumore allo stomaco. La possibilità di errore non può invece essere esclusa con lo stesso grado di confidenza per il consumo di carne rossa".

LA LISTA OMS DELLE CARNI CANCEROGENE
Carni in scatola, hot dogs, prosciutto: sono solo alcuni esempi di carni trattate, considerate cancerogene per l'uomo dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Sono invece considerate 'probabilmente cancerogene' le carni rosse: questa categoria, spiega l'Oms, ''si riferisce a tutti i tipi di carne di muscolo di mammifero, come ad esempio manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo e capra''. Le carni trattate o lavorate sono quelle indicate come più pericolose per l'uomo, essendo state inserite dall'Oms nel gruppo 1 per rischio cancerogeno. Le carni lavorate, spiega l'Oms, includono le carni che sono state trasformate ''attraverso processi di salatura, polimerizzazione fermentazione, affumicatura, o sottoposte ad altri processi per aumentare il sapore o migliorare la conservazione''. La maggior parte delle carni lavorate contiene maiale o manzo, ma le carni lavorate è possono anche contenere altri tipi di carni rosse, pollame, frattaglie o prodotti derivati dalla carne come il sangue. Esempi di carni lavorate includono dunque, avverte l'Oms, gli hot dogs, prosciutto, salsicce, carne in scatola, preparazioni e salse a base di carne.

Continua qui


Insetti e alghe in tavola, via libera da Strasburgo. Protestano i Verdi

 

 

martedì 20 ottobre 2015

I 1000 ECCEZIONALI BENEFICI DEL CAVOLO


mix cavoli 
Il succo di cavolo crudo risulta molto utile nel trattamento dell’ulcera peptica.

Già negli anni Cinquanta, il dottor Garnett Cheney, della Stanford University, evidenziò risultati molto positivi solo dopo dieci giorni di cura a base di succo fresco di cavolo. 

Sempre secondo il dottor Cheney, un’altra ricetta molto efficace è il succo fresco centrifugato preparato con una tazza di cavolo verde (è il migliore, ma va bene anche quello rosso), quattro coste di sedano e due carote.

Gli alimenti freschi sono importanti anche per il ricco contenuto di vitamine, sali minerali e per il ricco apporto d’energia vitale.

Le vitamine A (cavolo, carote, broccoli, zucca, melone, albicocche) ed vitamina E (germe di grano) inibiscono lo sviluppo delle ulcere da stress e sono importanti per mantenere l’integrità della barriera mucosa; inoltre, grazie all’azione antiossidante, prevengono l’attecchimento di germi patogeni.
Per ristabilire l’equilibrio della flora gastrointestinale è molto utile anche il miso (alimento curativo, leggermente salato, a base di soia e un cereale fermentato), ottimo condimento per zuppe e minestre.

Altri rimedi molto efficaci sono propolis (agisce da cicatrizzante), altea e fiori di malva in forma di tisane, estratti di camomilla, melissa, passiflora, fico in macerato glicerico, ecc.
Vediamo in quali altri settori viene utilizzato il succo di cavolo e altre informazioni utili:
1-2 bicchieri al giorno di SUCCO DI CAVOLO per:
  • Affaticamento,
  • Anemia,
  • Demineralizzazione,
  • Diabete,
  • Influenza.

Continua qui 


SAI QUANTA SPAZZATURA C’E’ NEL TUO CORPO? ECCO COME DISINTOSSICARTI

 

 

sabato 17 ottobre 2015

I quattro killer bianchi che mangiamo tutti i giorni

I veleni che danneggiano la nostra salute e possono farci ammalare: vediamo quali sono

Sono bianchi come la purezza e per questo possono ingannare, ci hanno aiutato nella crescita dalla nascita alla prima infanzia e quindi hanno il profumo del passato delle cose buone, sane e casalinghe. Sono usati per le ricette della nonna e ci riportano ai sapori di un tempo. Insomma questi cibi maledetti ingannano noi e il nostro organismo, eppure bisogna evitarli.

Perché nutrirsi non significa soltanto introdurre cibo in bocca, masticarlo e digerirlo, occorre essere sempre più attenti alle regole della sana alimentazione. Soprattutto adesso che emerge e viene dimostrato – sempre più dettagliatamente, da medici e salutisti – quanto il cibo incida sulla nostra salute e quanto l’alimentazione sia fondamentale nella cura di molte malattie, tra cui il tumore.

Mangiare significa quindi fornire al nostro organismo tutti quegli alimenti necessari per un buon funzionamento evitando i cibi che a lungo andare possono diventare dannosi e farci ammalare.
Senza togliere troppo al piacere della tavola, la mission è trovare un giusto equilibrio tra la soddisfazione di un piatto godurioso e sano e l’utilizzo appropriato di alimenti che ci possono rovinare la vita.

Ma ecco quali sono i quattro veleni bianchi da tenere a bada:

ZUCCHERO
Nessun adulto ha bisogno di assumere troppo zucchero nella propria alimentazione, lo zucchero è spesso il responsabile di molti chili di troppo ma anche di un vero e proprio calo di energia e vitalità. Le alternative? Zucchero di canna integrale, miele, sciroppo d’acero, succo d’agave.

LATTE
Fa bene ai lattanti e ai bambini, ma negli adulti – nei quali si riduce l’attività del “lattasi” l’enzima che permette l’assimilazione del latte – dovrebbe essere eliminato quasi del tutto. Per non ritrovarsi con intolleranze gravi che possono generare gonfiori, irritazione del colon e allergie.

Continua qui

 

mercoledì 14 ottobre 2015

Disturbi psichiatrici, ne soffre una persona su tre

A Giardini Naxos il 46esimo congresso della Società Italiana di Psichiatria. I disturbi della sfera psichica colpiscono soprattutto la fascia tra i 18 e i 20 anni


Il benessere non consiste solo nell’eliminazione dei sintomi e nell’assenza di malattia. È questo il messaggio in arrivo dal 46esimo congresso della Società Italiana di Psichiatria in corso a Giardini Naxos fino al 15 ottobre. 

Le malattie psichiatriche più diffuse sono la depressione, i disturbi d’ansia e i disturbi della personalità; affliggono tutte le fasce d’età ma l’esordio avviene introno ai 18-20 anni. In Europa, riguardano una persona su tre, con tutte le conseguenze sociali ed economiche.

Tuttavia, «ad essere in aumento non è tanto l’incidenza di queste malattie, ad eccezione di alcune come il disturbo post traumatico da stress, quanto piuttosto il numero di diagnosi» ci ha spiegato Emilio Sacchetti, presidente della SIP e ordinario di Psichiatria presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali dell’Università degli Studi di Brescia. Esclusione, pregiudizi, difficoltà di accesso ai servizi sono alcuni dei problemi principali del paziente psichiatrico. Le frequenti idee sbagliate sulla sofferenza mentale mettono a rischio lo sviluppo professionale del paziente ma anche il suo inserimento in società.

Continua qui

martedì 6 ottobre 2015

Settimana di prevenzione dei tumori infantili, cambia il profilo con un personaggio per ricordare quanti ne muoiono


Settimana di prevenzione dei tumori infantili, cambia il profilo con un personaggio per ricordare quanti ne muoiono. Devo ringraziare Cristina Gargiulo che ho intravvisto nella mia "timeline" di Facebook questa mattina dicendo che avrebbe assegnato a ogni suo amico un personaggio (mi ha dato Capitan Uncino, ma mi sento Peter Pan) per ricordare questo problema e lavorare alla prevenzione (alimentazione e ambiente sano, attività sportiva in primis) anche informando e divulgando . Ogni anno in Europa 6mila bambini muoiono di cancro e due terzi di quanti sopravvivono soffrono spesso di effetti collaterali a lungo termine delle terapie. Sebbene negli ultimi decenni ci siano stati notevoli miglioramenti nella cura dei tumori che colpiscono bimbi e adolescenti e il numero di quanti guariscono è in costante crescita, restano importanti problemi da risolvere, come sottolinea il documento della European Society for Paediatric Oncology (SIOPE) presentato nei giorni scorsi a Vienna durante il Congresso Europeo di Oncologia.

Continua qui

Allarme vaccinazioni in calo, tutti i numeri e le mappe

L’Istituto Superiore di Sanità: «Flessione drammatica, rischiamo gravi conseguenze». Copertura al limite della soglia di sicurezza: polio, tetano ed epatite B sotto il 95%. Morbillo, parotite e rosolia precipitate all’86%, in calo di oltre il 4% in appena un anno

Il rischio che tornino malattie “dimenticate” come la difterite, che ha già fatto capolino in Spagna, o che le morti per morbillo non siano più l’eccezione, come nel caso della bimba deceduta per una complicanza lo scorso anno a Roma, è altissimo. L’allarme, lanciato dall’Istituto Superiore di Sanità, è stato subito raccolto anche dall’Aifa e dai pediatri. Oltre che dalle campagne di sensibilizzazione, affermano, la riscossa dei vaccini passa per l’approvazione del Piano nazionale Vaccini da parte delle Regioni.

MAPPA - PERCENTUALE DI BAMBINI VACCINATI CONTRO LA POLIOMIELITE

Continua qui

Il mistero della disidratazione!

La vera causa della smemoratezza, della ridotta concentrazione e del calo delle prestazioni fisiche Sempre più persone combattono contro la ...