lunedì 12 novembre 2012

Il dilemma delle bibite con più frutta "Attenzione, potrebbero non piacere"

Le aziende contro il decreto Balduzzi, che prevede che la percentuale di frutta nelle aranciate e in altri prodotti (come la Sprite e la Schweppes) debba arrivare almeno al 20%: "Snaturato il prodotto", alcuni potrebbero scomparire. Ma Coldiretti: conta la salute di MICHELE BOCCI 

 

DALLA Fanta alla San Pellegrino, nessuna aranciata venduta in Italia avrà più il sapore che conosciamo oggi. Nel decreto sanità del ministro Balduzzi ci sono due articoletti di legge destinati a cambiare il gusto di alcune delle bevande più gettonate. Per altre potrebbe perfino andare peggio: rischiano addirittura di sparire. La rivoluzione la farà la frutta.  

 

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sabato 10 novembre 2012

Attenti a quei 6: i cibi che fanno aumentare la pressione

L’American Heart Association rilascia l’elenco dei “famigerati 6”, i cibi che possono contenere alte percentuali di sale che mettono a rischio la salute di cuore e arterie
Ad attentare alla salute delle nostre arterie e del cuore non sono solo lo stress, uno stile di vita scorretto, la sedentarietà ma anche quello che mangiamo. E, spesso, per quanto possiamo fare attenzione, consumiamo cibi che possono contenere eccessive e occulte quantità di sale.

Questi cibi che possono causare problemi come per esempio l’ipertensione sono molti, ma l’American Heart Association (AHA) ne ha individuati 6 che sono i più diffusi e consumati.
Secondo gli esperti cardiologi, vi sono dunque alcuni alimenti che sono da considerare come le fonti principali di sodio nella nostra dieta. E, il sodio, è ritenuto una delle prime cause dell’indurimento delle arterie, e in genere delle malattie cardiocircolatorie con un aumentato rischio di attacchi cardiaci e ictus.

«L’eccesso di sodio nella nostra dieta ha meno a che fare con quello che aggiungiamo al nostro cibo e più a che fare con quello che è già nel cibo – spiega a CBS News la dottoressa Linda Van Horn, nutrizionista di ricerca presso la North-western University – L’apporto medio individuale è sempre più del doppio della quantità di sodio di cui abbiamo bisogno, ma ci sono modi per migliorare l’apporto di sodio tenendo [i cibi] sotto controllo».

L’apporto di sodio è stato fissato, secondo le linee guida, in non più di 2.300 milligrammi al giorno. Tuttavia secondo l’AHA non si dovrebbero superare i 1.500 mg. Tra i due valori s’inserisce invece la realtà che vede un apporto medio negli Usa di 3.400 mg al giorno – molto oltre le dosi raccomandate quindi.
Per mettere sull’avviso i cittadini, gli esperti dell’American Heart Association hanno stilato una lista dei 6 alimenti che possono contenere alte percentuali di sodio occulte.

Ecco dunque i malfamati 6:
- Pane: il pane può sembrare non essere salato, ma proprio un pezzo di pane può contenere fino a 230 mg di sodio che ammonta a circa il 15% dell’apporto giornaliero raccomandato.
- Carne lavorata: i prodotti a base di carne lavorata come i salumi contengono alte quantità di sodio che funge da conservante e per prevenire le contaminazioni. Tra i vari prodotti, la carne bianca preconfezionata può contenere fino a 1.050 mg di sodio, una percentuale molto alta.
- Pollame surgelato: prodotti a base di pollame surgelato possono contenere diverse quantità di sodio, in base alla preparazione stessa. Per esempio, i secondi come le polpettine, i chicken nuggets impanati, possono contenere circa 600 mg di sodio.
- Sandwich: i panini da hamburger, per esempio, sono il peggiore dei portatori di sodio in quanto sono già salati di per sé e in più, in genere, sono farciti con carne lavorata che come detto è anch’essa ricca di sodio. Un panino del genere può contenere oltre 1.500 milligrammi di sodio.
- Pizza: la classica, apparentemente innocente fetta di pizza, smangiucchiata durante le pause, può invero contenere fino a 760 mg di sodio, accompagnato da un possibile alto contenuto di grassi e calorie (a seconda del tipo).
- Zuppe:  le insospettabili zuppe, che in genere si preferiscono perché contengono verdura, possono invece essere assai ricche di sodio. Una porzione di zuppa, secondo l’AHA, può contenere fino a 940 mg di sodio.

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giovedì 8 novembre 2012

5 Esercizi Top per Perdere Peso!

Ti sei mai chiesta quale esercizio o attività che puoi fare in palestra, è la più efficace per bruciare calorie?
 



Bene, adesso vediamo quali sono gli esercizi cardio al top per te che vuoi perdere peso e eliminare il grasso dal tuo corpo, per poter migliorare la tua forma fisica e ristabilire una giusta proporzione tra massa magra e massa grassa.

1. 5 Esercizi Top per Perdere Peso - Camminando Veloce sul Tapis Roulant
 
Consumo calorico 320 calorie all’ora

 


La camminata veloce è un ottimo allenamento cardio per aiutare le tue gambe ad acquistare tono muscolare e perdere grasso. 



Camminare in salita inoltre, aumenta le calorie bruciate, per cui aumenta la pendenza nel tapis roulant appena ti senti pronta! Ma inizia pure camminando ad un ritmo sostenuto in pianura, non affaticarti già la prima volta, una bella camminata in pianura a passo svelto va benissimo per iniziare.

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mercoledì 7 novembre 2012

Il colesterolo cattivo si riduce con i probiotici


I probiotici contenuti in certi alimenti sono benefici per l'intestino e l'organismo in genere. Alcuni tipi poi possono ridurre il colesterolo cattivo
Una nuova generazione di probiotici intestinali è capace di ridurre significativamente i livelli del colesterolo LDL, quello cattivo. Un’alternativa ai farmaci statine, non da tutti tollerati
I probiotici sono quei microrganismi vivi e attivi che promuovono lo sviluppo della sana flora intestinale. Una flora intestinale attiva ed equilibrata è alla base della salute di tutto l’organismo, oltre che nella prevenzione di numerose malattie. Da non ultimo, con l’aiuto di un particolare tipo di probiotici è possibile ridurre in modo efficace e significativo i livelli del tanto temuto colesterolo LDL, quello “cattivo” – ritenuto a sua volta responsabile di diversi disturbi, anche seri, come le malattie cardiocircolatorie.

I probiotici, detti anche popolarmente “fermenti”, sono di natura contenuti in alimenti come lo yogurt e simili – ma li troviamo in commercio anche sotto forma di integratori.
Oggetto di uno nuovo studio e della sua azione nei confronti del colesterolo LDL è stato un tipo di baterio noto con il nome di Lactobacillus reuteri NCIMB 30242. L’idea degli scienziati era quella di combinare batteri e probiotici in modo da ottenere un effetto benefico sulla salute e nel trattamento di malattie croniche e dell’apparato cardiovascolare.

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giovedì 1 novembre 2012

Le ultime notizie sulla qualità dell'aria

Scegli il comune

Noci: benefici per la salute

SAPEVATE CHE......
Già a partire dal medioevo le noci vennero considerate una medicina: le foglie erano usate per attenuare i dolori e se ne conosceva il potere digestivo.
A partire dal XVI secolo, la forma del frutto intero sgusciato, simile a quella del cervello, spinse i dottori del tempo ad usarle nella cura dei problemi neurologici: ancora oggi è uso nelle università asiatiche che gli studenti mangino molte noci allo scopo di migliorare le loro performance negli esami.. Recenti ricerche hanno evidenziato che le noci contengono melatonina, un potente antiossidante a cui sono attribuite proprietà benefiche per la salute celebrale.

Se si rompe una noce a metà, si può notare la sua forma a cuore, e le noci sono viste oggi proprio come “amiche del cuore”.
La frutta secca non ha colesterolo ed é ricca di importanti sostanze nutrienti, incluso proteine e fibre alimentari. E' anche un ottima fonte di acido folico, niacina e vitamina E e B6, oltre che di minerali come magnesio, rame, zinco, selenio, fosforo e potassio.
E' vero che la frutta secca contiene grassi in quantitativi relativamente elevati, ma si tratta di grassi insaturi. E' importante non solo osservare il quantitativo di grassi che si assumono, ma considerare il tipo di grassi. I grassi saturi possono aumentare il tasso di colesterolo nel sangue, che a sua volta aumenta il rischio di un attacco cardiaco o di infarto. I grassi non saturi, come quelli polinsaturi e monoinsaturi, possono in realtà diminuire il tasso di lipoproteina (LDL, lipoproteine a bassa densità, o colesterolo "cattivo").
I grassi monoinsaturi sono spesso liquidi a temperatura ambiente e provengono principalmente da alimenti vegetali come avocado, olio di oliva e frutta secca, incluso anacardio, nocciole, noci macadamia, noci pecan e pistacchio.
I grassi polinsaturi sono spesso liquidi a temperatura ambiente e provengono principalmente da alimenti vegetali come noci, zafferano, granturco e olio di girasole.
I grassi saturi sono spesso solidi a temperatura ambiente e provengono principalmente da alimenti animali come lardo, burro, e il grasso di carne o quello della pelle del pollo.
L’ultima ricerca, pubblicata in Ottobre 2006 sul Journal of the American College of Cardiology, suggerisce che le noci, ricche di grassi poli-insaturi, possono proteggere le arterie dai danni provocati dall’assunzione di cibi contenenti molti grassi saturi che provocano uno stato infiammatorio nelle arterie impedendo la corretta circolazione e favorendo la formazione di placche: mangiare contemporaneamente noci, contrasta questo processo.
Le noci infatti sono ricche di steroli vegetali, importanti per ridurre il colesterolo (LDL).


MANGIARE FRUTTA SECCA PUO' RIDURRE IL RISCHIO DI MALATTIE CARDIACHE.
Un recente studio comparativo pubblicato sugli Annali of Internal Medicine nel Luglio 2006 condotto in Spagna tra la Dieta Mediterranea e la Dieta low- fat (a ridotto contenuto di grassi), evidenzia che coloro che hanno mangiato verdure, legumi, olio d’oliva e noci presentano valori pressori più bassi, un migliore profilo lipidico del sangue, hanno diminuito la resistenza all’insulina e hanno una minore concentrazione di molecole infiammatorie.
In uno di tali studi, i ricercatori hanno scoperto che, benché i benefici fossero superiori per i consumatori abitudinari di frutta secca, anche le persone che hanno mangiato della frutta secca una volta alla settimana hanno riscontrato il 25% in meno di malattie cardiache rispetto a coloro che hanno escluso la frutta secca completamente dalla loro alimentazione. In un altro studio, le partecipanti che hanno consumato 140 o più grammi di frutta secca alla settimana hanno avuto un terzo in meno di infarti rispetto a coloro che hanno mangiato frutta secca di rado o non ne facevano uso.


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mercoledì 31 ottobre 2012

Boom dei cosmetici biologici ma non tutti fanno bene alla pelle

Shampoo, creme e saponi di derivazione naturale non conoscono crisi: gli italiani sono disposti a spendere qualcosa di più per i prodotti "eco-friendly". Non tutti però sono uguali. Un esperto aiuta a capire come scegliere

di MONICA RUBINO


ROMA - Gli italiani amano sempre di più il biologico e il consumo di questi prodotti non subisce battute di arresto, visto che - secondo l'Ismea -  nel primo semestre del 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011 la spesa è aumentata di oltre il 6 per cento nel settore alimentare. Ma anche il ramo dei cosmetici "verdi" è in crescita. Nonostante la crisi, infatti, gli italiani sono disposti a sborsare di più per comprare prodotti per corpo e capelli, purché siano "eco-bio", derivati cioè da erbe e piante, privi di sostanze sintetiche e rispettosi dell'ambiente. Chiunque rimarrebbe colpito scoprendo, ad esempio, che il propilen glicole è presente tanto nei detergenti per il viso quanto nell’antigelo delle automobili. E allora via alla moltiplicazione di shampoo e bagnoschiuma biologici, tinture per capelli ecologiche, saponi a zero impatto ambientale.


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Vim Liquido pericolosi, scatta il ritiro: ma che c'è dentro?

domenica 28 ottobre 2012

Erezione, disfunzioni causate da: bici, cocaina, obesità e diabete

ROMA – Bicicletta, cocaina, fumo, diabete, obesità, ipertensione: se volete “tenere duro” evitateli. Sono questi i nemici dell’erezione. Non sono dicerie, ma hanno tutti i crismi della scienza: i medici dell’Ordine di Roma hanno infatti stilato la classifica dei nemici del sesso, esposti al Congresso sulla sessuologia clinica.
Il dotto Francesco Sasso, urologo dell’Università Cattolica di Roma, ha spiegato: ”E’ molto importante la prevenzione, ad esempio per il tumore alla prostata, in forte aumento tra i giovani, a causa del quale un paziente può subire un abbassamento del desiderio sessuale del 50%, fino ad arrivare a soffrire di anorgasmia. Anche la tiroide può provocare disturbi di erezione ma curandola in modo adeguato, viene ripristinata una normale attività erettile” .

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Anche se giovane non sta più eretto: il 17% fatica a far sesso

Erezioni e sport
 


sabato 27 ottobre 2012

Abbiamo un cervello più grande grazie alle abitudini in cucina

Un nuovo studio svela che la grandezza della massa cerebrale è direttamente legata al numero di neuroni, e questo è direttamente collegato alla quantità di energia necessaria per alimentare il cervello. I nostri antenati riuscirono a ottenere abbastanza energia dal cibo da far crescere la massa grigia tre volte in più rispetto alle scimmie.

WASHINGTON (Stati Uniti) - Cucinare il cibo avrebbe aiutato i nostri antenati a espandere il volume del loro cervello. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences" ha calcolato i costi energetici necessari alla crescita di un cervello più grande e dell'organismo di un primate. A quanto si è scoperto, i nostri antenati riuscirono a ottenere abbastanza energia dal cibo in modo da ampliare il numero dei neuroni del proprio cervello di tre volte rispetto a gorilla, scimpanzè e oranghi, semplicemente cucinando il cibo.

Perchè abbiamo più neuroni.
"Il motivo per cui abbiamo più neuroni rispetto a qualsiasi altro animale è che la cucina ci ha permesso un cambiamento qualitativo, un aumento delle dimensioni del cervello. In cucina siamo riusciti ad aggirare la limitazione di quanta energia si può trarre in un giorno dal cibo" spiega Suzana Herculano-Houzel, neuroscienziata dell'Università Federale di Rio de Janeiro, che aggiunge: "se l'Homo erectus non avesse un giorno giocato col fuoco, il nostro cervello sarebbe ancora delle dimensioni di quello di una scimmia".

 

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venerdì 26 ottobre 2012

Bere una bibita al giorno aumenterebbe dell’83% il rischio di ictus

Secondo un nuovo studio, bere una bibita zuccherata e gassata al giorno farebbe aumentare di oltre l’80% il rischio di essere vittime di un ictus, in particolare per le donne.

In inglese si chiamano “soft drink”, ed equivalgono alle bibite analcoliche e, in genere, zuccherate e/o gassate.
Se la maggiore preoccupazione di chi assume questo genere di bevanda è la possibilità di mettere su qualche chilo di troppo, dopo aver letto quanto suggerisce un nuovo studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, e condotto da un team internazionale di ricercatori provenienti dal Giappone e l’Egitto, probabilmente il peso passa in secondo piano – per quanto sia anch’esso importante.

Secondo i ricercatori, bere un bicchiere al giorno di una bibita zuccherata può far aumentare di ben l’83% il rischio di essere vittime di un ictus, con una maggiore probabilità nelle donne piuttosto che negli uomini.
Per arrivare alle loro conclusioni, gli scienziati della Osaka University (Giappone) e la Menia University (Egitto), hanno coinvolto 39.786 uomini e donne giapponesi di età compresa tra i 40 e i 59 anni al basale. Tutti partecipanti sono stati seguiti per 18 anni, dal 1990 al 2008, e i ricercatori erano informati sulla dieta seguita dai partecipanti e, in particolare, su quale tipo di bevande fossero soliti bere e la frequenza dell’assunzione di bibite analcoliche.

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lunedì 22 ottobre 2012

Maschio italiano in crisi di virilità

Tre milioni le persone colpite da disfunzione erettile. Il 15 per cento ha meno di quarant'anni

Era il 1986 quando Madonna nel videoclip di Papa don't preach indossava una maglia nera con la scritta: "Italians do it better" (Gli italiani lo fanno meglio) decantando le virtù amatorie degli abitanti del Belpaese. Adesso nel 2012, il ritratto dell'uomo italico sotto le lenzuola appare meno confortante: sono in tre milioni a soffrire di disfunzione erettile. Un problema che non riguarda solo gli anziani perché il 15 per cento di chi ne soffre ha meno di 40 anniUn uomo alle prese con una crisi d'identità e alla ricerca di un ruolo sociale nelle parole di Ferdinando Fusco, urologo dell'Università di Napoli, durante il suo intervento al congresso nazionale della Società italiana di urologia (Siu) a Venezia fino al 24 ottobre.

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mercoledì 17 ottobre 2012

Per dimagrire, ritrovare il buonumore e la salute, alzati presto la mattina


Alzandosi presto al mattino non solo si può godere di un bello spettacolo, ma pare faccia bene anche all'umore, al peso e alla salute
Le persone che si alzano presto al mattino sono in generale più magre, felici e sane di chi si alza più tardi. Lo conferma uno studio. Il segreto per essere felici, sani e anche magri è nell’ora in cui ci si alza al mattino.
Un nuovo studio britannico a cura dei ricercatori della Università Roehampton ha infatti evidenziato come chi si sveglia presto (e si alza, perché non basta svegliarsi) gode di tutta una serie di vantaggi che sono preclusi ai dormiglioni.. Se poi il sonno al mattino è dovuto alla “vita notturna”, peggio che mai perché i nottambuli sono più soggetti al sovrappeso, lo stress e la depressione.

Come sono arrivati i ricercatori a determinare che i grilli mattutini stanno meglio dei ghiri?
Ci sono arrivati con un’indagine che ha coinvolto 1.068 adulti e indagato sullo stile di vita e le abitudini riguardo al sonno. Il primo dato acquisito ha mostrato che i mattinieri si alzavano dal letto in media alle ore 6.58, mentre i nottambuli alle 8.54. Le cose tuttavia cambiano un po’ durante il fine settimana dove ognuno dei due tipi di persona si concede un’ora in più di sonno: le 7.47 in media per i mattinieri e le 10.09 in media per i nottambuli, o seraioli.

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lunedì 15 ottobre 2012

Cucina d'autunno, a tutta salute

Dai carciofi alla zucca, tutti gli alleati di stagione

foto Getty
 
La tavola d'autunno ha dalla sua parte moltissimi ingredienti preziosi per combattere l'affaticamento e lo stress caratteristico della mezza stagione. Ad esempio, il cuore dei carciofi aiuta il fegato e allevia i sintomi di colite e gastrite; broccoli e cavolfiori rafforzano le difese immunitarie, proteggendoci  dai primi raffreddori; la zucca è una riserva di carotenoidi antiossidanti, validi alleati contro i radicali liberi che invecchiano le cellule. Insomma la natura si comporta da medico intelligente perché ci mette a disposizione il cibo giusto proprio nel momento in cui ne abbiamo particolarmente bisogno.  
Seguendo i consigli della nutrizionista Sara Farnetti, specialista in medicina interna ed esperta in malattie del metabolismo, possiamo trasformare un menù appetitoso in una vera e propria cura a base di ortaggi. Il primo alimento amico di questi mesi è il carciofo, il miglior assistente "verde" del fegato. "In questo periodo di passaggio - dice Farnetti - a essere sotto pressione è soprattutto l'apparato gastrointestinale, con difficoltà particolari per il fegato. E' proprio dopo la ripresa del lavoro post-ferie estive che si riacutizzano coliti, gastriti e stitichezza". Il carciofo ci aiuta grazie alla cinarina, una sostanza dotata di effetto detossicante proprio a livello epatico. "Favorisce infatti l'espulsione della bile nell'intestino, e insieme alla bile vengono eliminati anche il colesterolo e tutte le sostanze tossiche sia assunte con la dieta, sia prodotte dall'organismo", spiega l'esperta. Il carciofo, inoltre, "contiene fibre utili all'ecosistema intestinale, in grado di funzionare come cibo per i batteri buoni dell'intestino". Per sfruttare al meglio le proprietà di questo ortaggio, è importante non farlo bollire, altrimenti la cinarina si disperde nell'acqua, mentre è opportuno usarne i fondi, ossia la parte più tenera. Nelle foglie infatti si trova una sostanza chiamata lignina, che può complicare il lavoro di un apparato gastrointestinale, magari già provato da coliti e gastriti. "Il piatto che propongo è una bella pasta condita con i fondi del carciofo".

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domenica 14 ottobre 2012

Benessere interno lordo

Il benessere interiore è costruito su parametri di ordine psicologico ed emotivo, non è un indicatore classico basato su dimensioni economiche. Benessere, in questo caso, è appartenenza, vicinanza, condivisione, pensiero positivo, sentirsi riconosciuti, apprezzati. Una serie di risorse emotive che contribuiscono al vero ben-essere interiore. Dieci domande per inquadrare la vostra situazione.

 

Test della psicologa BRUNELLA GASPERINI  1

Fai il test

giovedì 11 ottobre 2012

Cinque porzioni di frutta e verdura al giorno rendono sani: sette fanno felici

La ricerca su 80 mila britannici. Ma i nutrizionisti sono cauti: «Mangiare troppo di qualunque cosa non fa mai bene»

Frutta e verdura
Volete essere felici? Aggiornate la regola del cinque, intesa come le porzioni di frutta e verdura da mangiare ogni giorno, e portatela almeno a sette per non dire otto: in questo modo, non solo la vostra salute ne gioverà, ma anche il vostro umore migliorerà sensibilmente, al punto da farvi sentire più allegri e meglio disposti verso il futuro. O almeno questa è la teoria emersa da una ricerca, condotta dagli economisti dell’Università di Warwick in collaborazione con l’US Dartmouth College, su 80mila britannici e pubblicata sul Social Indicators Research: in base, infatti, alle risposte su dieta quotidiana, esercizio fisico e benessere generale, è stato possibile attribuire un voto da 0 a 10 alla soddisfazione personale dei partecipanti al test, scoprendo così che maggiore è il numero di porzioni di frutta e verdura assunte in una giornata (l’ideale è fra sette e otto, da 80 grammi ciascuna) e più elevato è il punteggio ottenuto quanto a felicità generale, con differenze di almeno un punto in più rispetto a chi non mangia «verde» praticamente mai o quasi (un quarto del campione mangia da zero a una sola porzione di frutta e verdura al giorno, mentre appena un decimo arriva a cinque e oltre). «Questo studio mostra risultati a dir poco sorprendenti e che ci hanno sbalordito quando li abbiamo analizzati – è il commento del professor Andrew Oswald del “Centre for Competitive Advantage in the Global Economy” al Daily Mail – anche se non è ancora chiaro come si attui questo processo di generale benessere dell’organismo o se abbia qualcosa a che fare con la biochimica. Sappiamo infatti che frutta e verdura contengono molti antiossidanti, ma non abbiamo idea di come questi possano eventualmente agire sulla nostra mente e sulle nostre emozioni. Comunque sia, per quanto mi riguarda ho deciso di mangiare più frutta e verdura, perché ci tengo ad essere felice». 
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mercoledì 10 ottobre 2012

Quali integratori funzionano?



Non tutti gli integratori sono uguali. Alcuni, come il tè verde, possono vantare un buon numero di ricerche scientifiche che ne testimoniano l’efficacia, altri invece, per ora, sono fermi alle promesse. Riconoscerli non è sempre facile. Ma sul web, un po’ di tempo fa, è spuntata un’infografica che ha lo scopo di aiutarci a capire quali integratori funzionano e quali no.





Nella parte alta dell’infografica, in blu, troviamo gli integratori che possono vantare numerose evidenze scientifiche, in basso quelli che non ne hanno affatto (almeno per ora). Tra i primi ci sono il tè verde, l’acido folico, l’olio di pesce, la vitamina D e gli omega 3. In mezzo, con meno evidenze scientifiche ad attestarne l’efficacia, troviamo arginina, echinacea e vitamina C.

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lunedì 8 ottobre 2012

La carenza di zinco rende l’intestino più sensibile alle infiammazioni



Le ostriche sono tra gli alimenti più ricchi di zinco, tuttavia non sono "adatte" a tutti
Pubblicati i risultati di uno studio dell’INRAN che mostrano come una dieta povera di zinco possa sensibilizzare l’intestino e renderlo più vulnerabile alle infiammazioni
Pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry, un nuovo studio dell’Inran, l’ente pubblico italiano per la ricerca in materia di alimenti e nutrizione vigilato dal Mipaaf (Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) – e oggi in via di accorpamento al CRA – dimostra per la prima volta come una dieta povera di zinco può rendere l’intestino più sensibile alle infiammazioni.

Lo zinco è un micronutriente essenziale. Lo ritroviamo in alimenti proteici di origine animale come carne e pesce. Ma lo possiamo trovare anche in legumi, semi, frutta secca, cioccolato fondente e in minore quantità nei latticini. Lo zinco è importante per l’efficienza del sistema immunitario, lo sviluppo del sistema nervoso e l’integrità della pelle. Poiché questo metallo è coinvolto in moltissimi processi biochimici, un suo insufficiente apporto può contribuire ad altre patologie, tra cui le malattie cronico-infiammatorie dell’apparato gastrointestinale come il morbo di Chron.
Lo studio italiano ha evidenziato come anche una piccola carenza di zinco possa influire sulla sensibilità dell’intestino alle infiammazioni.

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sabato 6 ottobre 2012

Perché bere birra fa bene

Molti studi hanno dimostrato che un consumo moderato di alcol porta numerosi benefici al cuore, al cervello e perfino, volendo, ai capelli


L’Oktoberfest volge ormai al termine, e per qualcuno forse è il momento di farsi passare la sbornia e tornare alla normalità dopo la baldoria di Monaco.
Ma a parte certi eccessi, si può stare tranquilli: bere può far bene alla vostra salute. Molti studi scientifici hanno suggerito che una quantità moderata di alcol (un drink al giorno per le donne, due per gli uomini) porta diversi benefici all’organismo.
È stato anche rilevato che i bevitori (perfino quelli più incalliti) vivono mediamente più a lungo degli astemi, e il classico bicchiere di vino è stato associato a salute del cuore, minor rischio di ictus e perfino maggior densità delle ossa nelle donne.

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giovedì 4 ottobre 2012

Una mela al giorno… allontana il cardiologo


Una mela al giorno, toglie anche il cardiologo di torno
Mangiare mele abbassa i livelli nel sangue di sostanze nocive collegate all’indurimento delle arterie, tenendo lontano i rischi cardiovascolari. Il fin troppo noto proverbio che recita come il mangiare una mela al giorno tolga il medico di torno pare si possa applicare anche alle specializzazioni: in questo caso, la cardiologia.
Consumare mele quindi è un buon modo per tenere pulite le arterie, che possono indurirsi a causa di sostanze nocive che si vengono a trovare nel sangue. In questo modo, avremmo la possibilità di tenere a bada le malattie cardiache e vascolari.

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Il bergamotto riduce il colesterolo

 

 

martedì 2 ottobre 2012

Ottobre, il mese giusto per prevenire il tumore al seno



 
 
Anche quest'anno prende il via la Campagna Nastro Rosa con numerose iniziative in tutto il mondo
Torna questo mese la Campagna Nastro Rosa 2012, promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Giunta alla XIX edizione in Italia e XX edizione nel Mondo, madrina della Campagna è Cristina Chiabotto. Numerose le iniziative
In Italia è giunta alla XIX edizione: è la Campagna Nastro Rosa 2012.
Per tutto il mese di ottobre ci saranno iniziative dedicate alla sensibilizzazione delle donne sulla vitale importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella. Le informazioni verteranno anche sugli stili di vita sani da adottare e i controlli diagnostici da eseguire per contrastare una grave patologia neoplastica che registra un’incidenza sempre maggiore.

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Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...