martedì 24 gennaio 2012

Frutta e verdura contro il cancro al colon

 


Nella frutta e nella verdura c'è una sostanza in grado di contrastare il tumore del colon

Le proprietà della Luteolina contenuta in frutta e verdura può avere effetti antinfiammatori e ridurre il rischio di cancro all’intestino

Nei Paesi occidentali, il cancro del colon è considerato la seconda causa di morte per tumore. La prevenzione diventa in questo caso non solo una delle armi migliori per combattere questa temibile malattia, ma è la soluzione migliore e più facile da mettere in atto.

Un aiuto in questo senso lo possiamo trovare in frutta e verdura che contengono una sostanza chiamata Luteolina, un flavonoide con spiccate proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e, potenzialmente, anticancro.
Diversi studi in laboratorio ne hanno attestato queste proprietà, tuttavia altri studi epidemiologici non sono stati così determinanti nell’affermare che la Luteolina possa essere così potente.
Tra i primi e i secondi, si inserisce ora un nuovo studio pubblicato su BMC Gastroenterology che mostra come la Luteolina sia in grado di inibire l’attività delle vie di segnalazione cellulare (IGF e PI3K) note per il ruolo che esercitano nello sviluppo del tumore da parte delle cellule cancerose del colon.
 

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lunedì 23 gennaio 2012

Troppo sale fa male alla pressione, ma forse non come pensavamo noi

Non sarebbe l’aumento del volume di liquidi nei vasi sanguigni la relazione pericolosa tra sale e ipertensione. Ne sono convinti Irene Gavras e Haralambos Gavras, due ricercatori della Boston University School of Medicine (Usa), secondo i quali il meccanismo sarebbe ben più complesso e chiamerebbe in gioco l’effetto domino che un pizzico di sale in più ha sul sistema nervoso simpatico: stimola la produzione di adrenalina, la vera responsabile, sostiene lo studio pubblicato sul Journal of Hypertension, della costrizione delle arterie e di ipertensione.
Cervello o arterie? - I ricercatori hanno voluto indagare anche il fattore noto del legame: il cosiddetto “volume ampliato di ipertensione”, imputato numero uno del rapporto dannoso tra sale e aumento della pressione sanguigna. Sebbene il sale comporti una maggiore ritenzione di liquidi all'interno del sistema della circolazione arteriosa, dovuti anche a maggiore secrezione di ormoni antidiuretici o l'innalzamento eccessivo di zucchero nel sangue, sembrerebbe che questo scompenso sia comunque assorbito grazie alla maggiore estensione di capillari e vene. 

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domenica 22 gennaio 2012

Proprietà benefiche della calendula



I fiori di un colore giallo aranciato molto appariscente indicano ai contadini il tempo che farà in giornata: se al mattino rimangono chiusi probabilmente pioverà.
Le proprietà medicinali della Calendula (Calendula officinalis) sono molteplici: per uso interno è antinfiammatoria, antispasmodica, carminativa, coleretica, emmenagoga, calmante dei dolori mestruali. Per uso esterno possiede eccellenti proprietà antisettiche, cicatrizzanti, antinfiammatorie e riepitelizzanti. Tra le molte proprietà che gli studiosi attribuiscono alla calendula c’è anche quella anticancerogena, in particolar modo per quanto concerne le cancerosi gastriche.
Le azioni più significative esercitate da questa pianta, nota anche con i nomi comuni di “Fioraccio”, “Calta”, “Garofano di Spagna”, sono quella antinfiammatoria e antisettica-astringente. Esternamente è forse la più tipica pianta che trova impiego nella maggior parte dei problemi di pelle: tagli, graffiature e ferite; pelle arrossata ed infiammata in genere, incluse le scottature minori (anche da abbronzatura), acne e altre eruzioni cutanee; micosi cutanee. Utile anche nei casi di dermatite da pannolino e per lenire i capezzoli arrossati.
Internamente, l’attività antinfiammatoria e antisettica vengono sfruttate nel trattamento delle infiammazioni del sistema digerente: gastriti, ulcere peptiche, colite e malattia di Crohn possono tutte beneficiare dal suo uso regolare, in particolare quando vi siano evidenze di sanguinamento. Utile anche in caso di amenorrea e dismenorrrea moderata, e per disordini della colecisti.
La calendula non é tossica, ma si raccomanda cautela nella somministrazione nei primi mesi di gravidanza. Controindicata solo in caso di allergia specifica alla pianta o alle asteraceae.
In cosmesi l’infuso viene utilizzato per eliminare i punti neri e per tonificare la pelle.
In cucina, invece, si utilizza per preparare insalate e minestre alle quali conferisce un sapore amarognolo. I fiori raccolti ancora in bocciolo, possono essere conservati come dei sottaceti e poi consumati come tali. In dettaglio i fiori possono essere raccolti a seconda della varietà dalla primavera all’autunno. L’essiccazione deve avvenire in maniera rapida per non perdere il potere medicinale, all’ombra in strato sottile e si conservano al buio, in vasi di vetro o porcellana.

Fonte 

Sole dell'orto

sabato 21 gennaio 2012

Caffè, salute e controindicazioni

Per molti, il caffè non rappresenta una semplice consuetudine, ma un momento di profondo piacere; per questo motivo, quando i medici lo impongono, è così difficile rinunciare all'amata tazzina.
"Ci vorrebbe un buon caffè" è una frase semplice, ma talmente comune da riassumere in poche parole il profondo rapporto che ci lega ad esso. Questo legame, che da millenni intercorre tra l'uomo e varie sostanze stimolanti, come alcol, foglie di coca, tabacco e caffeina, non è dunque casuale. Proprio la caffeina è chiamata in causa nella genesi della moltitudine di effetti, in parte positivi ed in parte negativi, associata al consumo di caffè.
La dose sicura di caffeina in una dieta giornaliera è di 300 mg (la stessa contenuta, grosso modo, in tre tazzine di caffè espresso o in 6 tazze di ).
Tale limite può essere raggiunto anche ingerendo 10 lattine di coca cola, 8 tazze di cioccolata calda o 400 grammi di cioccolato extrafondente. Per questo motivo occorre tenere sempre in considerazione l'effetto sinergico e cumulativo dei vari alimenti e, insieme ad esso, anche il contributo di alcuni farmaci a base di caffeina, come certi analgesici, brucia grassi e anoressizzanti.
Infine, con l'uso abituale si stabilisce una certa tolleranza nei confronti del caffè. Ciò spiega come mai, nei soggetti che fanno scarso uso di questa bevanda, l'assunzione di 200-250 mg di caffeina sia spesso sufficiente per scatenare disturbi come insonnia, cefalea, ansia, irritabilità e vampate di calore.
Nei bambini, in linea di massima, la dose quotidiana di caffeina non dovrebbe oltrepassare i 100 mg, limite facilmente valicabile con una bevanda tipo cola e con un pezzo di cioccolato fondente.

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giovedì 19 gennaio 2012

Dieta, non tutte le calorie sono uguali "Non conta quanto mangi, ma cosa"

Su Jama uno studio dimostra e conferma che un regime alimentare povero di proteine fa aumentare la massa grassa. Al contrario, assumere il 15-20% delle calorie giornaliere da uova, carne e pesce aumenta la massa muscolare, a discapito di quella grassa, e migliora il metabolismo

di FRANCESCA SIRONI

ROMA - Più calorie, più peso. L'equazione torna, ancora una volta. Ma attenzione: non tutte le calorie sono uguali. In uno studio pubblicato su Jama, la rivista ufficiale dell'associazione medica americana, George Bray e i suoi ricercatori dimostrano che una dieta in cui si assumano poche proteine porta all'aumento di grasso a discapito della massa muscolare, quindi alla riduzione della capacità di bruciare le calorie a riposo. Al contrario, un regime alimentare in cui si assumano dal 15 al 20% di calorie da proteine aumenta la massa muscolare e migliora il metabolismo. I risultati della ricerca non vanno a incidere solamente sulle nostre scelte alimentari di ogni giorno. Lo studio di Bray spiega un nesso (più grasso - meno massa muscolare) che è alla base di una vera epidemia, negli Stati Uniti come in Italia: l'obesità.


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domenica 15 gennaio 2012

PROPRIETA' BENEFICHE DELL'INDIVIA

L’INDIVIA

L’INDIVIA

Colore: verde – giallo
Periodo di raccolta: estivo – autunnale
Quantitativo previsto: 1-2 kg per mq*
Conservazione: in frigorifero fino a due settimane
Caratteristiche: cespo grande con foglie verdi dentellate, più gialle verso il centro.
Proprietà e benefici: è ricca di sali minerali, calcio, ferro e fosforo (maggiormente nelle foglie più verdi), e di oligoelementi, in particolare selenio, un antiossidante che protegge le cellule dall’invecchiamento. Il rapporto potassio/sodio (tanto/pochissimo) le conferisce proprietà diuretiche. Inoltre, è ricca di fibre e di vitamina A. I principi amari della scarola stimolano l’attività dello stomaco.La si può consumare anche cotta, stufata rapidamente da sola e condita o tagliata a listarelle e saltata in padella con olio o burro ed un po’ di aglio.
Conservazione in congelatore: non è adatto alla congelazione.

Fonte

sabato 14 gennaio 2012

Come curarsi con il carciofo

In cucina anche tu conosci il carciofo e spesso lo avrai mangiato in una delle tante ricette nelle quali si usa. Ma forse non sai che esso può essere usato anche come diuretico. Questa guida ti spiega come preparare una tisana con esso e le dosi da consumare. 

Scopri come

 

Come Curarsi Con Il Carciofo

1 - Il carciofo ha fra le sue proprietà quello di essere un ottimo diuretico, solo che per questo non va usato la parte che usi per mangiarlo, ma devi usare le sue foglie, quelle che quando sei in cucina togli e non mangi, anche se in effetti è preferibile usare quelle fresche, raccogliendole in primavera.

2 - Come diuretico si può usare in più modi, ma a mio avviso è preferibile un bicchiere prima dei pasti poiché fa anche da aperitivo. Per preparare il decotto basta una o due foglie, poiché ne vanno messe due grammi ogni 100 ml di acqua e fatte bollire, dopodiché si fa raffreddare e se ne beve un bicchiere prima di ogni pasto.

3 - Come detto ne puoi fare bollire di più e poi conservarlo poiché puoi berlo anche freddo. La pianta ha altre caratteristiche oltre a queste e vanno usate anche altre parti della stessa, poiché più i medici ne studiano le proprietà, più si va scoprendo a cosa fa bene. Anche mangiare la parte che mangi tu di solito, è salutare.

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Leggi anche: Come fare un decotto di carciofi (CLICCA QUI) 


 

martedì 10 gennaio 2012

Tenersi in forma fra le mura di casa

Smaltire i chili in eccesso delle feste e tornare in forma allenandosi tra le pareti domestiche: è la scelta di 2 italiani su 5 che all'iscrizione in palestra preferiscono l'allenamento casalingo. Grazie agli attrezzi sempre più tecnologici e connessi al web, si è affermata la tendenza della Gymnhouse, termine derivato da gymnasium (palestra) e house (casa), che trasforma il salotto in una vera e propria palestra con più di un vantaggio: si risparmia, non si è costretti a portarsi dietro pesanti borsoni e a condividere spazi con persone estranee. Ecco alcune delle discipline che si possono praticare in casa e quante kilocalorie permettono di bruciare
di Irma D'Aria

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LA PALESTRA IN SALOTTO ISTRUZIONI PER L' USO

lunedì 9 gennaio 2012

Ananas: Proprietà e Benefici

L'ananas appartiene alla famiglia delle Bromeliacee, originario del Sud America, la sua conoscenza in Europa ed in tutti gli altri paesi si deve a Cristoforo Colombo; oggi la sua coltivazione è parecchio diffusa in paesi come l'Asia, Africa, Australia e l'America latina.

Attualmente la produzione mondiale di ananas è di circa 5 milioni di tonnellate, la gran parte della quale è destinata al'inscatolamento; in Europa l'ananas è il frutto in scatola più consumato in assoluto. Ha foglie lunghe, dure e seghettate dalle quali si ricava una fibra che viene utilizzata per la produzione di corde e tessuti vari.

Composizione e link utili


Il 90% dell'ananas è costituito da acqua, mentre per il resto troviamo: zuccheri, olio essenziale, bromelina, acido ossalico, citrico e malico, vitamine A, B e C, aminoacidi, proteine, minerali, tra i quali vi sono lo iodio, il manganese, il calcio il potassio e il fosforo. Una fetta di ananas del peso di 100 grammi fornisce solamente 40 calorie.
 
Proprietà curative e benefici dell' Ananas

Le proprietà e virtù dell'ananas si devono soprattutto alla presenza della bromelina, un enzima molto importante e presente soprattutto nel gambo; la sua caratteristica principale è infatti quella di rendere  facilmente digeribili anche le più complesse proteine.
 
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venerdì 6 gennaio 2012

Oro, incenso e mirra i doni che curano

Rimedi attuali che vengono dal passato


L'adorazione dei Magi 







L'adorazione dei Magi
 
MILANO - Oro, incenso e mirra sono i tre doni dei Magi al Bambino Gesù. Sono tre doni dal significato simbolico (oro per la regalità del Bambino nato; incenso a ricordare la sua divinità; mirra, usata per la mummificazione, per parlarci del sacrificio e della morte dell’uomo Gesù), ma sono anche tre rimedi medicamentosi.

INCENSO - L’incenso, conosciuto soprattutto per il suo uso durante le cerimonie religiose e funebri, viene estratto dalla Boswellia, pianta dell'antica medicina ayurvedica. Diverse ricerche (fondamentale quella di Edzard Ernst, pubblicata sul British Medical Journal nel 2008) ci hanno confermato la presenza in questa resina di numerose sostanze chimiche dotate di attività antinfiammatoria. La Boswellia si utilizza ormai da molti anni, ottenendo buoni benefici, nei pazienti con colite ulcerosa, Crohn o altre malattie croniche a carico dei bronchi come delle articolazioni. È ben tollerata e consente anche di ridurre il consumo di farmaci.

MIRRA -
La mirra tra i doni dei Magi è forse la sostanza più misteriosa, molti neppure sanno cosa sia. Si tratta di una resina ricavata da una pianta tipica di penisola arabica, Mesopotamia e India (le stesse zone dove è d’altronde presente anche la Boswellia). Nell’antichità si usava soprattutto per aromatizzare e conservare le mummie. Il primo lavoro scientifico italiano sulla mirra è stato pubblicato 15 anni fa, su Nature, da Piero Dolora e dai suoi collaboratori del Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Firenze, che hanno ben studiato il meccanismo di azione di alcune sostanze chimiche, presenti in questa resina, sui recettori per gli oppioidi, spiegandone così le capacità analgesiche. L'uso tradizionale, confermato da prove cliniche più recenti, ci consente di sfruttarne pienamente non solo le proprietà analgesiche, ma anche le capacità antinfiammatorie e antisettiche - provate da altri studi scientifici - che si rivelano particolarmente utili nella cura di gengiviti, afte, peridontopatie e nella terapia di ferite e ulcerazioni cutanee. In Arabia Saudita la mirra viene ancora oggi utilizzata per la cura e la protezione del piede diabetico. Ma mirra e incenso sono stati utilizzati fin dall'antichità come rimedi curativi non solo da singolarmente, ma anche insieme. Il «Balsamo di Gerusalemme», che per la sua attività antinfiammatoria è entrato a far parte di molte recenti farmacopee, è stato formulato, proprio grazie a queste due resine, nel 1719 nella farmacia del monastero di San Salvatore, nella città vecchia di Gerusalemme.  

ORO - E l’oro? Se si fosse trattato veramente del prezioso metallo potremmo limitarci a dire che l'oro ha avuto un posto di rilievo nella recente storia della medicina, per la terapia di fondo dell'artrite reumatoide. Ma, invece che di oro, poteva trattarsi della preziosissima polvere di Curcuma, color oro appunto, proveniente sempre dall’Oriente, pregiata sia in cucina, sia nella medicina. Oggi sappiamo che la Curcuma è preziosa perché contiene sostanze antiossidanti particolarmente attive contro i fenomeni infiammatori cronici e nelle varie tappe della trasformazione cancerosa delle cellule. Usata nella pratica clinica su pazienti affetti da psoriasi e da infiammazioni croniche intestinali o reumatiche, la Curcuma suscita sempre maggior interesse tra i ricercatori perché si è visto che può migliorare la risposta di alcuni tumori ai farmaci chemioterapici. Un esempio, tra i tanti, che ci consente oggi di parlare di medicina integrata, piuttosto che di medicina alternativa.

Fabio Firenzuoli
Direttore Centro di Medicina Integrativa
ospedale Careggi, Università di Firenze


Fonte

 

giovedì 5 gennaio 2012

Le 15 differenze tra uomo e donna

Uno studio italiano uscito su "Public Library of Sciences" mostra che lo scarto fra i sessi esiste. Condotto su un campione di 10 mila persone ne descrive le caratteristiche della personalità. La maggiore discrepanza riguarda sensibilità, calore e apprensione di ELENA DUSI

 


DAI TEMPI di Darwin, il dibattito non si è mai sopito. Uomini e donne sono sottoposti a pressioni evolutive diverse e a separare i due sessi c'è un solco profondo, sosteneva il naturalista. Tesi smussata in tempi recenti. Nel tentativo di raggiungere posizioni politically correct, infatti, negli ultimi anni ci si è dati da fare per sfumare le differenze e declassare al rango di boutade la tesi secondo cui le donne vengono da Venere e gli uomini da Marte.

A riportare i due pianeti alla giusta distanza ci pensa ora uno studio italiano. Marco Del Giudice, psicologo dell'università di Torino, scrive sulla rivista Public Library of Sciences che lo scarto fra i due sessi esiste, eccome. "L'idea che ci siano solo piccole differenze di personalità fra uomini e donne va ripensata perché è basata su metodi inadeguati".

La ricerca è stata condotta da Del Giudice con due colleghi della Manchester Business School su un campione di 10mila americani su 15 diversi tratti della personalità. La discrepanza maggiore riguarda la sensibilità, tradizionale dominio femminile. Le donne registrano valori molto alti anche per quanto riguarda il calore e l'apprensione, mentre gli uomini si distinguono per equilibrio emotivo, coscienziosità e tendenza alla dominanza. Perfezionismo, vitalità e tendenza all'astrazione vedono invece la quasi totale parità fra i sessi. "I maschi - spiega Del Giudice - si descrivono come più stabili emotivamente, più dominanti, più legati alle regole e meno fiduciosi, mentre le femmine si vedono come più calde emotivamente, meno sicure di sé e più sensibili".


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domenica 1 gennaio 2012

Dieta depurativa

Per chi desidera disintossicare l'organismo dopo un periodo di eccessi ed a chi ha bisogno di purificare la pelle

 

La vita disordinata, con ritmi frenetici e mai uguali, dettati dai numerosi impegni giornalieri, impedisce di ascoltare i bisogni del corpo e spesso fa compiere scelte alimentari sbagliate. Gli errori nutrizionali, ripetuti nel tempo, possono danneggiare l'organismo e predisporlo a carenze nutritive e anche malattie più o meno serie. Per questo, soprattutto dopo un periodo di eccessi, può essere utile seguire una dieta depurativa, che disintossichi a fondo l'organismo, riattivi le funzioni vitali, prevenga l'invecchiamento.

CALORIE: circa 1400
QUANTO SI PERDE: 3 kg
DURATA: 4 settimane
A CHI È ADATTA: a chi desidera disintossicare l'organismo dopo un periodo di eccessi ed a chi ha bisogno di purificare la pelle

Per depurare l'organismo bisogna limitare i grassi, soprattutto di origine animale; frazionare i pasti (3 principali più 2 spuntini) e consumare abbondanti porzioni di frutta e verdura. Quello proposto è un menù di circa 1.400 calorie che,seguito per un mese intero, permette di perdere circa 3 chili. Ogni giorno sono presenti tisane, latte, yogurt e abbondanti razioni di frutta e verdura che contengono elementi preziosi per disintossicare gli organi interni. Aceto e succo di limone possono essere usati a piacere. Sono concessi 2 cucchiai e mezzo di olio extravergine d'oliva al giorno. Se in una ricetta è specificata la quantità di olio da utilizzare, questa deve essere sottratta ai 2 cucchiai e mezzo previsti quotidianamente. A colazione il pane integrale può essere sostituito con 30g di biscotti secchi. L'acqua può essere bevuta sia a pasto sia fuori pasto. I 2 litri al giorno raccomandati si possono raggiungere anche consumando infusi e tisane.

venerdì 30 dicembre 2011

Pessimismo? Si cura con l'ottimismo


Una ricerca scientifica effettuata dall’University of Michigan ha scoperto che l’essere pessimisti, il vedere tutto nero, dipende dalla presenza di una molecola nel cervello: chi ha un livello più basso di un certo neuropeptide Y è più negativo, ha un approccio negativo verso le situazioni di stress e le difficoltà ed è più incline a deprimersi, quindi una reazione biologica che in futuro si potrà modificare? Aumentando il livello della molecola otterremo un mondo di ottimisti? Mah…se pessimista si nasce …ottimista si diventa! Per ora può bastare una speranza, un consiglio, un'amico!  
 

martedì 27 dicembre 2011

Mangiare un terzo in meno mantiene giovane il cervello

Trovata molecola anti-invecchiamento. Si attiva con poche calorie

MILANO - Troppe calorie nel menu quotidiano “invecchiano” anche il cervello. Insomma, studio dopo studio la scienza conferma che il segreto di lunga vita in buona salute è proprio nello stile di vita a tavola. Ed è stata scoperta addirittura una molecola che protegge i neuroni dall’invecchiamento. Una molecola attivata proprio se si mangia meno. Quanto meno? Oggi si può dire: un 30 per cento delle calorie vanno lasciate nel piatto. Quasi un terzo di quelle consigliate come normali in base al tipo di attività che si svolge. In altre parole, chi deve assumere 2.000 calorie le riduce a 1.400. E questo è già stato individuato da studi precedenti (pubblicati su Science e Nature): quelli che hanno collegato la longevità cellulare a una dieta ipocalorica. 

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lunedì 26 dicembre 2011

Calcolo attivita' fisica nuova 'arma' anti-abbuffata

ROMA - A quanti chilometri di jogging equivale una corposa fetta di pandoro? O quante vasche in piscina servono per bruciare un piatto di pasta al forno? Ora saperlo e' la nuova 'arma' anti-abbuffata a Natale ma anche per il resto dell'anno.

E' l'idea di Sara Bleich, della prestigiosa Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, che in uno studio su teenager ha dimostrato che un ottimo deterrente anti-abbuffata e' quello non gia' di dire quante calorie contiene un cibo, informazione di per se' poco convincente, ma scrivere nero su bianco quale attivita' fisica bisogna fare per smaltire le calorie date da un certo alimento.

Per esempio una bibita equivale per un quindicenne a 50 minuti di jogging, 73 minuti di bici o due ore di camminata, per un adulto lo sforzo aumenta.

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sabato 24 dicembre 2011

Chi beve birra campa cent’anni

Dal cuore al diabete: ecco perché bere birra (specie se di qualità) fa bene

Lo diceva un vecchio spot, lo confermano i ricercatori di mezzo mondo: bere birra fa bene alla salute, forse non in misura tale da assicurare cent’anni di longevità, ma comunque quanto basta per dare al nostro corpo alcuni principi nutritivi fondamentali.
Oltre a contenere molta acqua, infatti, la birra è ipocalorica, e contiene vitamina B. Secondo studi recenti, inoltre, la birra è un’importante fonte di elementi antiossidanti, contenuti perlopiù nel malto, nell’orzo e nel luppolo. Grazie a questa prerogativa, la birra sarebbe così in grado di proteggere le pareti delle nostre arterie dall’insorgere delle lesioni arteriosclerotiche, giovando in ultima analisi a tutto il sistema cardio-circolatorio, cuore compreso. Da studi compiuti in laboratorio, pare che esistano differenze nel contenuto di antiossidanti a seconda del colore della birra: le birre scure contengono più antiossidanti delle birre chiare, ma queste ultime vengono assimilate meglio delle scure nei modelli animali.

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venerdì 23 dicembre 2011

Fiori di Bach, come agiscono

Fiori









Il fiore rappresenta la parte più immateriale della pianta a differenza del fusto e delle radici direttamente collegate alla terra e alla densità fisica.
I fiori infatti agiscono sui nostri corpi sottili, sulla nostra energia e in definitiva su tutto quel complesso apparato di meridiani, chakra e punti di agopuntura che le culture di tutti i tempi ci hanno descritto.
E' ormai noto che la malattia prima di manifestarsi a livello fisico compare come squilibrio energetico generalmente associato a sintomi psichici.
La malattia secondo Bach nasce da una separazione della nostra mente dall'Anima di cui essa si rifiuta di seguire le direttive.
Allontanandoci dalla luce dell'Anima ci impantaniamo in stati mentali ed emotivi negativi;

Bach ne individua sette:
  1. paura
  2. incertezza
  3. insufficienza di interesse per il presente
  4. solitudine
  5. ipersensibilità alle influenze e alle idee esterne
  6. scoraggiamento e disperazione
  7. preoccupazione eccessiva per il benessere degli altri 



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giovedì 22 dicembre 2011

Il pranzo ideale per i guru del wellness

"Fast e fat". Un tramezzino, un panino o una pizzetta. Nella pausa lavorativa capita di mangiare davanti al computer o al bancone del bar. Il risultato è che assumiamo tanti grassi, con conseguenze negative per la salute e per le performance lavorative. Chiara Manzi, presidente dell'Associazione per la sicurezza nutrizionale in cucina (Assic), spiega come evitare errori e propone sei ricette tratte dal volume "Wellness". Un libro elaborato da nutrizionisti, medici e cuochi

di IRMA D'ARIA

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martedì 20 dicembre 2011

Wonder woman contro il cancro al seno

La campagna di sensibilizzazione per la lotta contro il cancro al seno in Mozambico prende in prestito le super eroine dei fumetti, star internazionali dagli anni '50, e lancia un messaggio chiaro e forte: ''Nessuno è immune. Il cancro al seno non fa distinzione tra donne o super donne. Sconfiggi con noi il nemico''. Poi il consiglio: ''Per ogni dubbio parla con il tuo dottore, e fai i controlli mensilmente''. Le immagini di Wonder Woman, la verde She Hulk, Storm e Cat Woman, create da Maisa Chaves per la Mozambique Fashion Week, impegnata nella lotta contro il cancro dal 2008, fanno il giro del mondo.

Fonte 

Protesi al seno, c'è pericolo anche in Italia?

sabato 17 dicembre 2011

Sorriso smagliante? Basta poco


E’ inutile negarlo, avere un sorriso smagliante è sempre stato un forte oggetto dei desideri dell’uomo e della donna. Purtroppo però sono molti i fattori che contribuiscono all’ingiallimento degli stessi: il fumo primo fra tutti, per non parlare dei coloranti contenuti nelle bevande (Coca-Cola, Thè, caffè, ecc…) che abitualmente consumiamo e anche in quantità “industriali”.
Come fare allora per valorizzare il nostro sorriso?
Il mercato offre svariati prodotti sbiancanti:
- dentifrici specifici;
- mascherine universali o personalizzate basate sull’applicazione, durante la notte, di un sottile strato di gel;
- ultima novità sono le faccette, sottili lamine di porcellana bianca che, inattaccabili da fumo, caffè o the, hanno il potere di dare nuova luminosità alla bocca. Le faccette potrebbero rompersi se le gengive sono malate o se si soffre di bruxismo (se di notte si digrignano i denti).
Nonostante questo però la natura è la prima a venirci incontro con alcuni rimedi naturali e meno invasivi sul nostro smalto dentale. E’ possibile ricorrere alla buccia di limone o alla polpa delle fragole da applicare direttamente sull’arcata dentale; non solo, la Salvia è un’ottima pianta officinale che se sfregata sui denti ogni tre giorni promette un sorriso più bianco. Ed in più è un magnifico antisettico e lenitivo per chi soffre di gengive delicate e spesso sanguinanti.
Non dimentichiamo però di mettere in pratica il tutto con cautela e non più di 1 o 2 volte al mese in modo da evitare effetti indesiderati.
Vi consigliamo inoltre di mantenere sempre una corretta igiene orale e di fare visite periodiche di controllo dal vostro odontoiatra di fiducia.

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Quanto avocado si può mangiare al giorno? E si può mangiare tutti i giorni? I consigli dell'esperto

Si dice che faccia bene, ma è proprio vero? Parola all'esperto… L'avocado ha molti benefici per la salute e per la pelle, ma anche a...