venerdì 15 ottobre 2010

Uomini: dopo il sesso, meglio il tè delle coccole

Come diceva John Gray, gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere. Questo perché si vive quasi sue due pianeti distinti (e distanti). Si è diversi in molte cose anche se, spesso, piacevolmente complementari. 

A confermarcelo è un’ulteriore ricerca condotta in Pennsylvania che afferma che si è discordi anche nel modo di vedere il sesso. Anzi, per essere più precisi, nel modo di vivere il “dopo-sesso”. Già, perché a quanto pare le donne non aspettano altro che coccole dal proprio partner, mentre l’uomo gradirebbe di più una tazza di tè. Ma non solo il tè, anche una bella sigaretta o un bel drink. In sostanza, tutto fuorché la propria donna…

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giovedì 14 ottobre 2010

Tre aminoacidi per allungare la vita

Nelle cavie un aumento medio del 12%. Scoperta italiana

LA DIETA DELLA LONGEVITA'
Tre aminoacidi per allungare la vita
Nelle cavie un aumento medio del 12%. Scoperta italiana

Se un italiano ha oggi un’aspettativa di vita media di circa 81 anni, con la dieta degli aminoacidi può arrivare a toccare i 90-91 anni in buona salute. Così è stato nei topi di laboratorio alimentati con acqua arricchita da un composto di tre aminoacidi a catena ramificata (Bcaa): leucina, isoleucina e valina. Tre dei venti «mattoni» che costituiscono le proteine. La scoperta, tutta italiana, è pubblicata dalla rivista Cell Metabolism. I ricercatori coinvolti fanno parte delle università degli studi di Pavia, Milano e Brescia, oltre che dell’Istituto Auxologico di Milano. Studi precedenti avevano già evidenziato la caratteristica degli aminoacidi a catena ramificata di prolungare la vita del lievito unicellulare, ma ora la verifica è stata fatta su cavie. «Il gruppo di topi alimentati con acqua agli aminoacidi ha vissuto più a lungo, e in buona salute, del gruppo di topi di controllo: in media 869 giorni i primi e 774 giorni i secondi. Un allungamento della vita di 95 giorni, in pratica del 12%». 


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martedì 12 ottobre 2010

Come risolvere la nevralgia cervicale e il mal di testa

LA CERVICALE e IL MAL DI TESTA- quali sono i sintomi:
Nella cervicale i dolori  si possono percepire sulla muscolatura delle spalle e del collo,  e della nuca; se sono presenti infiammazioni sulle inserzioni muscolari, il dolore viene percepito direttamente sulle vertebre cervicali.
Nel caso di nevralgia il dolore è diffuso, si può irradiare dalla spalla al braccio oppure si può irradiare dal collo alla nuca e una parte del capo. La tensione muscolare localizzata a livello delle spalle può spostare l'assetto del capo e innescare processi di mal di testa sia di origine muscolo tensivo, sia dell'infiammazione del nervo, per diagnosticarlo premete con il dito l'arcata delle sopracciglia vicino al naso in corrispondenza di un foro,  premete con il dito e valutate  se è dolente .
Nella " Cervicale", Spesso, i dolori si presentano insieme, si avvertono contemporaneamente dolori sui muscoli e sulle vertebre.
L'infiammazione sulle vertebre è dovuta a piccoli distaccamenti del tendine dovuta a tensioni sulla muscolatura delle spalle e del collo, queste  infiammazioni sono molto dolorose e quando le tensioni muscolari aumentano arrivano a irrigidirsi talmente da provocare la sintomatologia chiamata "torcicollo".


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Tumore al seno, arriva l'anticorpo "armato" abbatte gli effetti collaterali della chemio

Dalla sperimentazione speranze concrete per la cura delle forme di Her2 positivo. La molecola-vettore "sgancia" il suo carico farmacologico solo e direttamente dentro le cellule malate. Rispetto al trattamento convenzionale, la caduta dei capelli è crollata dal 45% al 2%

 


MILANO - Una nuova arma per combattere il tumore al seno, che potrebbe diventare terapia vera e propria entro due anni. Si tratta di "anticorpi armati" - come sono stati definiti al congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo) in corso a Milano - , molecole-vettore che trasportano il loro carico farmacologico, fino a farlo "esplodere", direttamente dentro le cellule tumorali.

In particolare, la speranza si chiama T-Dmi ed è una molecola che, pur essendo ancora in sperimentazione di fase II, ha già mostrato risultati eccellenti e convinto i ricercatori ad annunciarne la disponibilità per i pazienti nel 2013. La lettera T del nome indica il trastuzumab, anticorpo monoclonale che viene utilizzato da tempo e con successo nel trattamento del tumore del seno Her2 positivo, forma che in Italia colpisce ogni anno circa 8mila donne.


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venerdì 8 ottobre 2010

CANCRO: I BROCCOLI PER PREVENIRLO.



Cancro, un termine da sempre temuto e paventato, è sempre al centro di studi e ricerche atte a scoprire le cure contro questa malefica malattia, che miete ogni anno migliaia di vittime in tutto il mondo. Fortunatamente esistono diversi gruppi di ricerca, sparsi per tutto il globo terreste, che dedicano la loro vita, nella cura contro questa piaga insaziabile di morte. Un’ultima ricerca americana sul cancro, è stata pubblicata sulla rivista BioMed Central, Molecular Cancer, la quale è stata ampiamente illustrata al Congresso Annuale dell’Istituto Americano per la Ricerca sul Cancro di Washington, che ha rivelato l’importanza e l’efficacia del consumo abituale dei broccoli, per prevenire il deleterio cancro. Lo studio ha svelato, che una molecola, sulforafano, agisce come antitumorale, grazie alle sue proprietà anticancerogene, che si sono rivelate efficaci per prevenire le cellule tumorali. Gli studiosi hanno spiegato bene come questi agiscano. Questi elementi, che si trovano in natura nel fegato, e che sono chiamati enzimi di fase 1 ed enzima di fase 2, soprattutto quest’ultimi, hanno il compito di annientare le sostanze cancerogene, e vanificare la loro azione funesta. Gli scienziati durante la loro lunga ricerca hanno anche scoperto, che gli agenti più importanti, si trovano nei germogli dei broccoli. Questo li ha spinti verso l’attuazione di nuove tecniche di coltivazione di quest’ortaggio, per favorire proprio questo tipo di produzione, e poter ottenere degli estratti naturali da utilizzare nella difesa dal cancro.

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mercoledì 6 ottobre 2010

Falsa sciatica, dolore vero

La sindrome del muscolo piriforme è poco diagnosticata, ma piuttosto diffusa e oltretutto non risponde ai farmaci. Il suo sintomo principale è un dolore costante che parte dalla natica e si propaga verso il basso. Ora una speranza per le terapie viene dalle iniezioni di botulino diluito / Leggi l'articolo 1

lunedì 4 ottobre 2010

Cuore artificiale su un ragazzo di 15 anni A Roma il primo intervento al mondo

L'operazione effettuata giovedì scorso al Bambino Gesù, dove l'equipe di cardiochirurgia ha impiantato nel petto del ragazzo un organo meccanico come soluzione permanente e non come "ponte" in attesa di un donatore compatibile. L'aspettativa di vita, secondo i medici, è tra i 20 e i 25 anni.

ROMA - Un cuore artificiale permanente è stato innestato per la prima volta al mondo nel petto di un ragazzo di 15 anni. L'intervento è stato effettuato giovedì scorso dall'equipe di cardiochirurgia dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, coordinata dal cardiochirurgo Antonio Amodeo, che racconta: "Il ragazzo si è svegliato ieri mattina e ha parlato con la mamma per telefono. Le ha detto 'non mi disturbare perché mi sto lavando i denti'. Sta bene, anche se è ancora in prognosi riservata e ci resterà per una o due settimane ancora". 

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giovedì 30 settembre 2010

La celiachia colpisce da adulti Raddoppiati i casi in quindici anni

Intolleranze

Secondo uno studio americano, il numero di persone diventate celiache è raddoppiato in quindici anni, passando da un caso su 501 nel 1974 a uno ogni 219 nel 1989. E dal Festival della salute di Viareggio gli esperti lanciano l'allarme: "Lievita il numero dei malati adulti, ma cresce anche il rischio di falsi positivi. Oggi una diagnosi su cinque è sbagliata"

di ADELE SARNO

CELIACI non si nasce, si diventa. L'intolleranza al glutine compare sempre più spesso in età adulta e in alcuni casi ci si ammala anche da anziani. Basti pensare che il numero delle nuove diagnosi fra gli over 60 è raddoppiato in 15 anni. I dati arrivano da uno studio epidemiologico condotto da un gruppo di ricercatori italiani del Center for celiac research 1 dell'università del Maryland di Baltimora e pubblicato sulla rivista Annals of Medicine. Gli esperti danno la colpa alle abitudini alimentari: il consumo abbondante di farine fatte con grani ad alta resa per la produzione nei campi, ma molto ricchi di glutine 'tossico', sarebbe alla base della perdita della tolleranza al glutine in età avanzata. "I risultati della ricerca - dice Carlo Catassi, condirettore del Center for Celiac Research e membro della Fondazione celiachia - ribaltano il concetto diffuso secondo cui la malattia colpisca per lo più nell'infanzia. Adesso è chiaro la celiachia può manifestarsi a qualsiasi età".


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venerdì 24 settembre 2010

In forma verso l'autunno dieci diete di inizio stagione

Se durante l'estate vi siete dati a stravizi, cene e aperitivi è arrivato il momento di rimettersi in linea. Con un'alimentazione corretta, senza stravizi e con un po' di movimento si può tornare al peso forma. Evitate i tentativi fai-da-te e mangiate in maniera equilibrata, 5 volte al giorno. Ecco 10 schemi alimentari da 1.200 calorie giornaliere, pensati per donne e uomini lievemente in sovrappeso, suggeriti dal professor Pietro Antonio Migliaccio, presidente della Società italiana di scienza dell'alimentazione
DECALOGO 10 consigli per stare a dieta 1

di SARA FICOCELLI


lunedì 20 settembre 2010

Camminare fa bene al cervello

Elisabetta Ferrari Baliviera

“Mens sana in corpore sano”. Gli antichi lo avevano già capito, e ora un nuovo studio dell’Università di California, San Francisco, suggerisce addirittura che camminare con regolarità aiuti a conservare la memoria e un cervello più sveglio.
Circa 6000 donne di età dai 65 anni in su, sono state esaminate dai neurologi all’inizio dello studio e dopo 6-8 anni. Oltre all’esame neurologico è stata studiata anche l’attività fisica eseguita dalle donne, in particolare quanto e per quante volte a settimana queste persone camminavano.
Ebbene le signore più attive, sono risultate le più brillanti neurologicamente e quelle con più memoria recente, quella cioè che spesso negli anziani comincia a fare cilecca.
In particolare mentre nel gruppo delle donne sedentarie, il 24% mostrava un peggioramento nei test neurologici a distanza di 6-8 anni, nel gruppo delle donne “camminatrici” solo il 17% aveva questo peggioramento.

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sabato 18 settembre 2010

Capelli sani e belli con le proteine e gli Omega 3

Dei bei capelli fluenti sono motivo di attrazione, e la storia offre una galleria di personaggi famosi il cui fascino era esercitato anche da questo particolare. Inoltre, secondo l’immaginazione popolare, i capelli sono la sede della forza vitale, si pensi al mitico Sansone. La chioma riveste quindi un ruolo importante nella definizione della persona sia dal punto di vista estetico sia rispetto all’immagine che ciascuno ha di sé e trasmette agli altri. Studi recenti confermano infatti che i problemi ai capelli, tra cui la caduta in particolare, provocano ansia e depressione in una considerevole percentuale di soggetti. Come allora fare quando i capelli sono spenti, sciupati, diradati?
La dieta è importante
L’alimentazione gioca un ruolo importante per la salute dei capelli che si nutrono degli alimenti che compongono i tuoi menu. In primo luogo, amano gli alimenti proteici, come pesce, uova, carni bianche e legumi, di cui utilizzano gli aminoacidi. In particolare la cistina, la cisteina e la metionina, un tris di elementi solforati che partecipano alla sintesi della cheratina, sostanza che dà corpo al fusto.
Un’altra sostanza fondamentale per la chioma è l’acido pantotenico (vitamina B5) che si trova nel tuorlo d’uovo, nella carne, nei cereali e nei legumi, ed è una delle sostanze che facilitano la scomposizione delle proteine in aminoacidi. A dare più volume contribuisce anche il betacarotene, presente in frutta e verdura, che attiva i processi di rigenerazione cutanea.

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venerdì 17 settembre 2010

Verde e varia: ecco la dieta contro il cancro

Varietà diverse di prodotti vegetali per uno stile di vita più sano

Consumare tipi diversi di frutta e verdura riduce il rischio di una forma di tumore al polmone, specie fra i fumatori. «Ma l'unica difesa è stare lontani dal tabacco» 

MILANO - Verdi, rossi, gialli, crudi, cotti, in insalata, al forno o alla piastra: i vegetali si confermano l'asso della dieta sana e un aiuto importante per ridurre il rischio di tumore al polmone, specialmente nelle persone più a rischio, ovvero i fumatori. Ciò che conta è mangiarne spesso e sbizzarrirsi nella scelta. 

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Cladis, pecorino anticolesterolo al via la verifica dei "superpoteri"

Alimentazione

Ideato dalla facoltà di Agraria di Pisa, il formaggio passa a un trial di 30 mesi su sessanta donne sofferenti di sindrome metabolica. Il segreto è nel latte di pecore alimentate con un mangime arricchito di semi di acido linoleico coniugato (cla) che previene le malattie cardiovascolari.

 
ROMA - Arriva l'ora della verifica per Cladis, il formaggio pecorino "anticolesterolo" nato dai ricercatori della facoltà di Agraria dell'università di Pisa. Cladis conserva il sapore del pecorino tradizionale, mentre il "potere" anticolesterolo gli deriverebbe dal fatto di essere prodotto con latte di pecore nutrite con un mangime sperimentale, ricco di semi di acido linoleico coniugato (cla), un acido grasso polinsaturo che contribuisce a proteggere l'organismo dalle malattie cardiovascolari.

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Sì al pane e alla pasta in tavola no all'eccesso di proteine animali

Alimentazione

Una ricerca americana riapre il dibattito. Dopo aver monitorato per vent'anni le abitudini di 130mila persone, gli studiosi sono arrivati alla conclusione che chi sostituisce i carboidrati con la carne rischia 14 volte di più l'infarto e 28 volte di più l'insorgenza di tumori

di VALERIA PINI


Tanta carne e poca pasta e pane. Un segreto per perdere peso, ma alla lunga una dieta povera in carboidrati e ricca in proteine animali potrebbe essere nociva. Le persone che scelgono questo tipo di alimentazione rischiano di ammalarsi più facilmente di tumore o di avere problemi al cuore. Lo rivela uno studio di un gruppo di ricercatori statunitensi, pubblicato su "Annals of Internal Medicine 1", che ha esaminato le condizioni di salute di 130.000 persone. E' emerso che la percentuale di decessi fra le persone che consumano pochi carboidrati, preferendo proteine animali, sale del 12 per cento.

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martedì 14 settembre 2010

Dolori articolari di fine estate. Curali con i cibi giusti e i rimedi dolci

Dolori a polsi, ginocchia, schiena, collo che danno stanchezza e anche difficoltà nel camminare. Questi sono i sintomi tipici dei dolori articolari, oggi sempre più diffusi, anche quando non assumono caratteristiche di una vera e propria malattia (artrosi o artrite). Come in tutte le infiammazioni, i sintomi sono dovuti alla liberazione delle prostaglandine, che provocano il gonfiore dei tessuti e il dolore. E nei cibi esistono sostanze in grado sia di aumentare sia di contrastare queste prostaglandine infiammatorie.Scopri con noi come fare… 

domenica 12 settembre 2010

Dieta: come ridurre il gonfiore addominale


gonfiore addominale
A volte ci accorgiamo che la nostra pancia si gonfia. Non solo per il ciclo ma anche solo per una scorretta alimentazione. La “ciambella” del giro vita è una delle cose più fastidiose che possano capitarci. Soprattutto se abbiamo un evento importante che richiede anche un abbigliamento che magari mette in mostra il fisico.
Il gonfiore addominale è dato dal cattivo metabolismo degli zuccheri. In pratica è un chiaro segnale che i recettori dell’insulina, si concentrano a livello del grasso viscerale anziché distribuirsi su tutto il corpo. Accade soprattutto se si mangiano molti carboidrati. Quindi il consiglio è di mangiare più proteine o carboidrati sani come verdure e frutta. Ridurre in pratica pane e pasta.  Evitare anche il consumo di bevande gassate che contribuiscono al gonfiore dello stomaco e di alimenti come i frappè che incorporano aria. Meglio optare per centrifugati di frutta e verdura. Un aiuto, infine, arrivano dalle spezie come lo zafferano che stimola il metabolismo, il peperoncino che brucia i grassi e sveglia il metabolismo, lo zenzero che sgonfia l’addome e il pepe nero che aiuta a bruciare calorie.

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venerdì 10 settembre 2010

Lo zucchero non calma il dolore nei bebè fa più effetto un abbraccio di mamma

Su Lancet i risultati di uno studio inglese che ha esaminato 59 neonati per capire quanto "il dolce" sia efficace come analgesico. Il glucosio, dicono i ricercatori, non riduce la sofferenza, ma funziona come "distrazione"

ROMA - Basta un po' di zucchero e la pillola va giù. Zollette, pillole, carmelle zuccherine sono da sempre i rimedi più usati per alleviare la sofferenza dei bambini. Oggi uno studio inglese cambia le carte in tavola: niente ciucci zuccherati, se il bebè soffre non c'è niente da fare. Solo l'abbraccio della mamma può calmare il pianto. I ricercatori dell'University college di Londra, guidati da Rebecca Slater, su Lancet 1parlano di effetto placebo e non di soluzione vera e propria: il glucosio, dicono, non riduce la quantità di dolore provato interagendo con il sistema nervoso, ma funziona soltanto come una "distrazione". 

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mercoledì 8 settembre 2010

Riposare col luppolo, rilassarsi col ginseng vizi e virtù di dieci piante medicinali

Da due anni, in Francia, sono state messe in commercio 148 piante medicinali fuori dai circuiti tradizionali. Chiunque può comprarle senza andare in farmacia, basta un supermercato o un'erboristeria. Per questo la Vidal, casa editrice francese specializzata nel settore farmaceutico, ha pubblicato "Le guide des plantes qui soignent", una guida agli effetti benefici, e non, di 60 piante che spesso usiamo per curarci. Molte di queste hanno fatto discutere perché, se da un lato, sono state criticate dalle autorità sanitarie, dall'altro sono supportate dai risultati degli studi clinici che ne hanno provato l'efficacia. Tutte si trovano anche in Italia, ecco le dieci più usate per i disturbi più comuni
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GINSENG CONTRO LO STRESS
Azione: Le radici contengono "ginsenosidi", sostanze che permettono all'organismo di lottare contro lo stress. Secondo l'Oms, la pianta contribuisce a migliorare la capacità fisica e la concentrazione mentale

Posologia: Si trova sotto forma di radice secca o più frequentemente in capsule. E' consigliabile una dose quotidiana che varia da 0,5 a 2 grammi. Va presa al mattino per prevenire l'insonnia. La cura non deve superare i tre mesi e deve essere prescritta da un medico

Controindicazioni: Chi soffre d'insonnia o turbe nervose deve prenderlo con prudenza. Non può essere usato senza consiglio medico da chi soffre di diabete, ipertensione e malattie cardiache, o da chi assume farmaci anticoagulanti. Meglio limitare il consumo di caffeina per evitare irritabilità, insonnia e palpitazioni


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lunedì 6 settembre 2010

Come mantenere l’abbronzatura al rientro dalle vacanze

Bastano pochi giorni lontano dalle spiagge, pochi giorni al lavoro che subito l’ultimo ricordo delle trascorse vacanze svanisce, l’abbronzatura. Ecco alcuni piccoli accorgimenti per mantenere il più a lungo possibile la tintarella cosi faticosamente ottenuta dopo lunghi bagni di sole.
frutta.jpgIl principale nemico della abbronzatura è la disidratazione, complice magari anche l’aria condizionata di abitazioni e uffici, nel giro di pochissimo la pelle si disidrata e comincia l’esquamazione, bere allora molto è il primo consiglio per aiutare dall’interno la pelle a non seccarsi troppo.
Allora, cerchiamo di idratarci mangiando verdura e frutta in quantità, magari meglio se arancione e gialla ( pesche, albicocche, meloni, carote, arance, zucca e peperoni), bevendo anche molta acqua; questa frutta e verdura, in particolare le zucche, le carote e i peperoni ma, anche, gli spinaci, contengono il betacarotene che agisce come antiossidante mantenendo la pigmentazione dorata della pelle.

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mercoledì 1 settembre 2010

Infarto, è allarme per le donne casi cresciuti del 30% in 5 anni

Sono la prima causa di morte in Italia, ma quello che preoccupa è l'enorme aumento di ricoveri tra la popolazione femminile. I ricercatori: "E' il segno di 40 anni di cambiamenti negli stili di vita: a partire dal fumo, si sono adottati fattori di rischio prima tipici degli uomini"

Il fumo è uno dei fattori di rischio che secondo lo studio ha fatto aumentare le cardiopatie fra le donne italiane ROMA - Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in Italia, causando ogni anno circa 242mila vittime. A questo dato, confermato al recente congresso europeo di cardiologia di Stoccolma, si aggiunge l'allarme sul boom delle cardiopatie fra le donne, oggetto di uno studio italiano promosso dalla onlus Human health foundation (Hhf) di Spoleto e pubblicato sulla rivista Aging clinical experimental research.

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Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...