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Fonte
Lo spray che prolunga il piacere sessuale allungando i tempi di durata dell’amplesso agisce istantaneamente, è sufficiente spruzzarlo “direttamente” cinque minuti prima dell’inizio vero e proprio del rapporto per prolungare fino a sei volte in più la performance. Gli uomini sottoposti alla prima sperimentazione del farmaco, che è stato denominato PSD502, erano pazienti affetti da tempo da eiaculazione precoce, che avevano provato un po’ ogni genere di metodo, tecniche ritardanti e soluzioni tra le più varie ma senza alcun risultato evidente.
Per la prima volta, grazie allo spray PSD502, sono invece riusciti ad ottenere un considerevole prolungamento nei tempi del rapporto passando dai pochi secondi ai quattro minuti, risultati importanti se si considera la portata del disturbo di questi pazienti, che riduceva il coito a pochi miseri istanti. Per ben il 90% degli uomini che hanno partecipato alla sperimentazione dello spray, durata tre mesi, il rapporto sessuale si è esteso nel tempo di 6,3 volte in più rispetto alla loro media abituale.
Di Paola Pagliaro
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Proprio per ricordare ai pazienti che la medicina alternativa non ha valore di scienza, da sempre insigni rappresentanti della medicina tradizionale, come Umberto Veronesi, Silvio Garattini, Umberto Tirelli, Tullio Regge, hanno messo in guardia dai rischi di un’equiparazione tra la medicina ufficiale e la medicina alternativa. Come spiegava nel corso di un convegno tenutosi lo scorso anno Renato Angelo Ricci, presidente dell’associazione Galileo 2001:
La scienza si basa su una metodologia al di fuori della quale si può fare altro, ma di certo non si può fare scienza. Le medicine non convenzionali hanno la pretesa di essere scienza, ma non lo sono; decidano allora da che parte stare. Se vogliono essere una scienza, devono sottostare a tutti i suoi criteri.Molti studi hanno dimostrato che la marijuana non è così innocua come molti credono. Pare sia vero che letteralmente frigga il cervello e contribuisca alla psicosi. L’ultima “prova convincente” la portano dei ricercatori inglesi, i quali hanno dimostrato che il fumo di marijuana danneggia il materiale genetico del DNA, in modo che esso possa aumentare il rischio di contrarre il cancro.
Si sa da molto tempo che le sostanze tossiche presenti nel fumo di tabacco possono danneggiare il DNA ed aumentare il rischio di cancro del polmone e altre patologie. Tuttavia, non vi è stata mai la certezza se il fumo di marijuana abbia lo stesso effetto. Certo è che mescolando anche il tabacco alla marijuana, gli effetti delle sigarette si potevano avere anche sulle canne. Gli scienziati sono particolarmente preoccupati per la tossicità dell’acetaldeide, una sostanza presente sia nel tabacco che nella marijuana. Tuttavia, è stato difficile misurare il danno al DNA dovuto all’acetaldeide con test i convenzionali.
Utilizzando un nuovo metodo altamente sofisticato chiamato spettrometria di massa modificata, Rajinder Singh dell’Università di Leicester e colleghi hanno rilevato che:
Questi risultati forniscono la prova per il potenziale dannoso del fumo di cannabis [marijuana] nel DNA, il che implica che il consumo di spinelli di cannabis può essere dannoso per la salute umana, con la possibilità di avviare lo sviluppo del cancro.
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Esempio di dieta dell'abbronzatura :
Lunedì
Colazione: 200g latte p.s + caffè o thè + 2 fette biscottate integrali
Pranzo: 60g di fusilli con pomodorini + 200g carote + 2 fette pane integrale + 250g di frutta di stagione
Spuntino: 200g frutta
Cena: 300g di spinaci lessi + 2 fette di pane integrale + 150g di carne magra + 200g di frutta di stagione
Martedì
Colazione: 200g latte p.s + caffè o thè + 2 fette biscottate integrali
Pranzo: 70g di legumi + 2 fette di pane integrale + 300g di peperoni cotti in padella + 250g di frutta
Spuntino: 200g frutta
Cena: 200g pomodori maturi + 2 fette di pane integrale tostato + 150g pesce fresco o surgelato
Mercoledì
Colazione: 200g latte p.s + caffè o thè + 2 fette biscottate integrali
Pranzo: pasta con zucca (50g di pasta e 300g di zucca) + 200g radicchio + 1 fetta di pane integrale + 250g frutta
Spuntino: 200g frutta
Cena: 2 uova sode + 250g carote + 2 fette di pane integrale +200g frutta
Giovedì
Colazione: 200g latte p.s + caffè o thè + 2 fette biscottate integrali
Pranzo: pasta con legumi (30 g di pasta e 50g legumi secchi) + 250g zucca + 200g frutta
Spuntino: 200g frutta
Cena: 150g pesce fresco + 250g peperoni + 2 fette di pane integrale + 200g frutta
Venerdì
Colazione: 200g latte p.s + caffè o thè + 2 fette biscottate integrali
Pranzo: risotto con legumi (30 g di riso e 50g legumi secchi) + 250g zucca + 200g frutta
Spuntino: pacchetto di crackers integrali
Cena: 80g tonno sott’olio sgocciolato + 250g peperoni + 2 fette di pane integrale + 200g frutta
Sabato
Colazione: 200g latte p.s + caffè o thè + 2 fette biscottate integrali
Pranzo: pasta con spinaci (50g pasta e 250g spinaci) + 1 fetta di pane integrale + 200g zucca + 200g frutta
Spuntino: 200g frutta
Cena: 150g carne magra + 2 fette di pane integrale + 200g pomodori + 200g frutta
Domenica
Colazione: 200g latte p.s + caffè o thè + 2 fette biscottate integrali
Pranzo: 200g di minestrone di verdure + 2 fette di pane integrale + 200g carote + 200g di frutta
Spuntino: 200g frutta
Cena: 80g di fornaggio (o 150g di mozzarella o ricotta) + 200g radicchio + 2 fette di pane integrale tostato + 200g frutta
Il sonno, è risaputo, porta numerosi benefici non solo al nostro corpo che si ricarica per affrontare una nuova giornata, ma anche per la nostra mente. Secondo un nuovo studio americano, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), il sonno, ed in special modo la fase REM, è in grado di farci sviluppare meglio l’intelligenza e la creatività.
Un esperimento è stato effettuato utilizzando un metodo simile al gioco finale dell’Eredità, il quiz condotto da Carlo Conti su Raiuno, denominato “la Ghigliottina”. In pratica i ricercatori davano tre parole ai partecipanti l’esperimento, e loro dovevano essere in grado di trovare una quarta parola che potesse essere collegabile con tutte le precedenti.
I ricercatori hanno separato i partecipanti in due gruppi distinti. Il primo rimaneva sveglio per un lungo periodo di tempo, mentre al secondo veniva concesso di dormire. I risultati, nemmeno tanto sorprendenti, hanno rilevato che il gruppo che dormiva, dopo essersi svegliato, aveva trovato la soluzione dell’enigma, mentre nel gruppo di chi non dormiva questo accadeva raramente.Fonte: Adnkronos
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Il mondo scientifico è spesso diviso su varie questioni che riguardano il cellulare. Fa bene, fa male, fa venire il cancro o non provoca nessun effetto collaterale. Le scuole di pensiero sono tante, ma tutte si stanno accorgendo di una cosa: i danni da cellulare possono anche essere indiretti. Mentre è noto a tutti che guidare parlando al telefonino è pericoloso, a distanza di più di 10 anni dall’ingresso nella vita quotidiana dell’immancabile telefono portatile stanno spuntando alcune nuove sindromi che lo riguardano, e che colpiscono più che altro i giovani e i giovanissimi, dato che sono loro i maggiori utenti dei cellulari.
Una “malattia” curiosa, non ancora riconosciuta però dal mondo scientifico, è il gomito da cellulare. La diagnosi è semplice. Simile al gomito del tennista, anche questa sindrome è dovuta all’utilizzo prolungato del telefono, ed alla conseguente posizione fissa per ore del gomito per tenere il telefono vicino all’orecchio. Se infatti gli auricolari sono utilizzati sempre più sulle automobili, per la strada o in casa sono dei perfetti sconosciuti. Per questo il braccio rimane fisso per tante ore e provoca la cosiddetta sindrome del tunnel cubitale.
In pratica ne risente tutta la zona del gomito, dai legamenti ai muscoli, e la persona che ne viene colpita avverte debolezza nel braccio e nelle mani e formicolìo in alcune dita, il che rende difficile utilizzarle per scopi diversi come aprire barattoli o suonare strumenti musicali. Come molte di queste condizioni, quando si smette di parlare al cellulare, si ritorna alla normalità nel giro di breve tempo, ma attenzione a non far diventare questa condizione cronica, perché i danni a lungo termine potrebbero non essere così lievi.L’estate è alle porte, serate lunghe, la ricerca di refrigerio che porta a cenare in giardino o sui terrazzi. Aggiungete degli amici e un barbecue e ci sono tutti gli ingredienti per una grigliata in compagnia. E nel corso della bella stagione di grigliate c’è chi ha l’occasione di farne più di una. Ecco perchè è importante osservare alcuni accorgimenti per tutelare l’organismo dai rischi derivanti dal consumo di carne arrostita alla griglia.
Le pietanze fatte cuocere sul barbecue, infatti, conducono ad una maggiore possibilità di esposizione a sostanze cancerogene, ammine, note come composti eterociclici (HCAs). Esiste tuttavia un modo abbastanza semplice per ridurre la quantità di componenti nocivi per la salute che consiste nell’aggiunta di alcune spezie. Ad individuarlo è stato un professore di chimica degli alimenti della Kansas State University, il dottor J.Scott Smith, che ha registrato una diminuizione delle sostanze cancerogene nella carne arrosto in seguito all’aggiunta di rosmarino e spezie tailandesi.La ricchezza, la fama e la bellezza possono essere una formula per l’ansia piuttosto che per la felicità. Psicologi dell’Università di Rochester hanno valutato le risposte ad un sondaggio su 147 neolaureati, osservando i loro risultati e il loro livello di felicità per un periodo di due anni. Gli obiettivi personali erano stati suddivisi in due categorie: estrinseci (cose come la ricchezza, la fama e l’immagine personale) e intrinseci (per esempio, relazioni significative, la salute e la crescita personale).
I ricercatori hanno rivelato tramite l’analisi statistica che il raggiungimento degli obiettivi intrinseci ha portato ad una maggiore autostima e ad un maggiore senso di benessere, ma contro ogni previsione, il raggiungimento degli obiettivi estrinseci di ricchezza e fama ha portato ad ansia ed infelicità. Più alto è il numero di obiettivi estrinseci che le persone raggiungono, più essi tendono a sentirsi come pedine, come parte di un gioco più grande che dura per sempre e che non li fa sentire realmente responsabili di se stessi. Edward Deci, co-autore dello studio, ha spiegato che è come se alle persone che raggiungono questi obiettivi mancassero le cose più importanti.
Nel gruppo di studio dei giovani laureati, coloro che si sono concentrati su un solo obiettivo tendeva a raggiungerlo. Poiché studi precedenti avevano dimostrato che il raggiungimento dei loro obiettivi potevano rendere le persone più felici, ci si sarebbe potuto aspettare che i ragazzi diventassero felici nel corso del tempo. Ma questa nuova ricerca aggiunge che quello che conta non è raggiungere i soliti obiettivi, ma soltanto quelli più giusti per ogni singolo individuo.
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Nonostante i ben noti vantaggi di avere uno stile di vita che comprende l’attività fisica, una dieta ad alto contenuto di frutta e verdura, il mantenimento di un peso sano, l’uso moderato di alcool e non fumare, solo una piccola percentuale di persone segue questo stile di vita sano. Infatti oggi, secondo un articolo pubblicato su The American Journal of Medicine, il loro numero è in diminuzione.
Le scelte di vita sbagliate sono spesso associate con il rischio di malattie cardiovascolari e diabete. I ricercatori del Dipartimento di Medicina Famiglia alla Medical University of South Carolina, hanno messo a confronto i risultati di due studi su vasta scala della popolazione degli Stati Uniti nei periodi 1988-1994 e 2001-2006. Durante questi 18 anni, la percentuale di adulti di età compresa tra 40 e 74 anni, con un indice di massa corporea superiore a 30 è aumentato dal 28% al 36%; l’attività fisica effettuata 12 volte al mese o più è diminuita dal 53% al 43%; l’abitudine al fumo non è sostanzialmente cambiata (dal 26,9% al 26,1%); mangiare 5 o più porzioni di frutta e verdura al giorno è scesa dal 42% al 26%, e l’uso moderato di alcolici è aumentato dal 40% al 51%. Il numero di persone che aderiscono a tutti i 5 sani abitudini è diminuito dal 15% all’8%.
Il Servizio Sanitario Nazionale ed il Nutrition Examination Survey (NHANES) hanno effettuato un sondaggio nazionale negli Stati Uniti condotto dal Centro Nazionale per l Statistiche sulla Salute. I ricercatori hanno utilizzato i dati dei periodi 1988-1994 e 2001-2006 su 7.340 intervistati nel primo periodo e 7.811 nel secondo.
Dal momento in cui le persone con diagnosi come malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione o colesterolo alto prendevano parte al sondaggio, i ricercatori hanno cercato di determinare se questi individui avevano intrapreso delle sane abitudini e se queste erano cambiate nel corso del tempo. Lo studio ha concluso che le persone con queste condizioni o con fattori di rischio per esse, non hanno maggiori probabilità di aderire ad uno stile di vita sano rispetto alle persone senza questi fattori.
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Tutti i medici e nutrizionisti del mondo sono concordi con l’affermare che la prima colazione è uno dei pasti più importanti della giornata. Per i bambini poi questo diventa il più importante, perché in fase di crescita, e di fronte ad una giornata di scuola, avere l’energia giusta grazie alla colazione è fondamentale.
Secondo gli ultimi dati della Società italiana di nutrizione pediatrica, il 30% dei bambini o non fa colazione, oppure finisce con il farla in maniera piuttosto sbrigativa al bar. Un’abitudine sbagliata che, assicurano i medici, può favorire due condizioni fondamentali per la fase di crescita: l’obesità ed il calo di attenzione durante le lezioni.
Secondo Marcello Giovannini, pediatra ed ordinario dell’Università di Milano, l’assunzione delle giuste calorie all’inizio di un nuovo giorno va effettuata entro due ore dal risveglio. Questo serve per “funzionare bene durante il giorno”. Il consiglio che Giovannini dà e che questa dev’essere fatta con calma e seduti a tavola, non con un “mordi e fuggi”, che sarebbe controproducente.
[Fonte: Adnkronos]
Sono molti gli agenti che possono aggredire il fegato e portare all‘epatite, un’infiammazione che comporta il progressivo deterioramento delle cellule epatiche. Le forme acute sono rapide, evolvono nel giro di poche settimane e possono risolversi con completa restituzione della funzionalità dell’organo. Ma possono anche essere letali, se l’estensione del danno è tale da compromettere la possibilità di ripararlo, oppure progredire lentamente in forme croniche, altrettanto pericolose per la nostra salute. Commenta Stefano Fagiuoli, direttore dell’Unità di gastroenterologia presso gli Ospedali Riuniti di Bergamo:
«I principali colpevoli sono i virus, seguono a ruota gli agenti tossici, tra cui principalmente l’alcol. Mentre emerge sempre più la responsabilità di un’alimentazione sbilanciata. In Italia, le epatiti più frequenti sono quelle dovute ai virus A, B e C»
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Una nuova ricerca dell’ALSPAC (Studio longitudinale Avon su genitori e figli, noto anche come “Children of the 90’s”, figli degli anni ‘90) mostra come i bambini nati tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno siano leggermente più alti ed abbiano ossa più forti di quelli nati nei mesi primaverili ed invernali. Per lo studio, guidato dal dottor John Tobias, Professore di reumatologia presso l’Uníversità di Bristol (Inghilterra), sono stati presi in analisi 7.000 bambini, tutti nati tra il 1991 e il 1992, tenendo in considerazione i dati metereologici presenti durante gli ultimi tre mesi di gravidanza delle loro madri.
Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad un esame di densitometria ossea (detto anche Dexa o DXA) per determinare la consistenza e spessore del loro scheletro. È emerso che i bambini esposti ai raggi solari, pur essendo ancora nell’utero delle loro madri, erano in media, 1/2 cm più alti dei loro coetanei e presentavano una densità ossea maggiore di 12,75 cm rispetto ai bambini nati durante i mesi più bui. La scoperta ha destato particolare attenzione anche per il fatto che, solitamente, le persone più alte tendono comunque ad avere ossa più consistenti, ma i bambini presi in analisi avevano aumentato questo spessore oltre la norma.
I ricercatori ritengono che questo aumento nella massa ossea sia attribuibile a maggiori livelli di vitamina D, elemento fondamentale (insieme al calcio) per la costruzione delle ossa. È comunemente noto, infatti, che la vitamina D, rintracciabile in pochissimi alimenti (ad esempio nell’olio di fegato di merluzzo), è assumibile attraverso l’esposizione alla luce solare. Evidentemente questo è possibile persino dall’interno del pancione. Perciò i ricercatori non si sono limitati a studiare i dati metereologici dei primi anni ‘90, ma hanno anche analizzato i livelli di vitamina D nel sangue di 350 donne incinte alla trentasettesima settimana di gravidanza ed i risultati hanno confermato questo nesso.
Una recente ricerca australiana ha provato una teoria straordinaria: si può evitare che i nostri bambini abbiano problemi di miopia soltanto facendoli stare all’aria aperta per 3 ore al giorno. La ricerca, proveniente dall’Università di Camberra ed effettuata dal Vision Centre, si basa sul fatto che la luce del sole sia centinaia di volte più luminosa della luce artificiale che si può avere in casa. In questo modo l’occhio, in fase di crescita, si abitua alla luce e permette il rilascio di dopamina, la quale non permette la crescita disordinata del bulbo oculare.
Il risultato è che tre ore al giorno di esposizione al sole comportano una maggior efficienza della vista, che nel lungo periodo può dare molti vantaggi. Ad esempio un’osservazione effettuata a Singapore su bambini di 6 e 7 anni ha rilevato che esiste un’incidenza del 30% maggiore rispetto ai bambini australiani della presenza della miopia. Ciò accade a causa dello stile di vita e delle abitudini dei bambini di quel luogo, i quali vivono molto meno all’aria aperta e quindi vengono meno a contatto con il sole.Seguire una dieta nel modo corretto non è difficile in teoria, nella pratica però si commettono molti errori un pò per pigrizia un pò per mancanza di informazioni, oggi vediamo come non cadere in questi errori che purtroppo vanificano gli sforzi e i sacrifici fatti durante il resto della giornata.
La regola generale per seguire correttamente una dieta è diminuire le calorie introdotte con l’alimentazione e fare attività fisica, vediamo come evitare gli errori più comuni in 10 mosse.
Evitate le diete fai da te
Le diete fai da te vi tengono a stecchetto per qualche settimana e poi vi fanno riprendere i chili persi nella metà del tempo e questo se va bene, perchè se va male possono provocare anche danni alla salute. Chiedete sempre il parere di un medico.
Controllate le porzioni
Dovete imparare a controllare le porzioni, se mangiate fuori casa è importante capire a quanto corrispondono 80 gr di pasta o 100 di carne o di pesce, fate delle prove a casa così vi verrà molto più semplice dosare le vostre porzioni senza bilancia.
Controllate le calorie totali
Limitare i grassi è importante ma non si fa solo mangiando snack dietetici e cose simili, dovete valutare la quantità totale di calorie.
Mantenere il peso forma
Cercate di mantenere il vostro peso pesandovi con regolarità inoltre se siete arrivate al peso desiderato dopo una dieta, non dovete tornare alle vecchie abitudini, lo so che non è facile e non sempre è una cosa di cui ci si accorge ma sforzatevi di farlo.
Non saltate i pasti
Saltare i pasti non fa dimagrire, fa solo mangiare di più a quello successivo e questo non fa per niente bene al metabolismo.
Bere tanta acqua
Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno placherà i finti istinti di fame ed è importante per depurare l’organismo e mantenere efficiente il metabolismo.Si dice che faccia bene, ma è proprio vero? Parola all'esperto… L'avocado ha molti benefici per la salute e per la pelle, ma anche a...