lunedì 13 ottobre 2008

La Vitamina C ha sempre fatto bene, e continua a farlo.

Forse avete sentito il "fatto" sulla vitamina C, riportato dai quotidiani con grande risalto nel mese di marzo 2000: la vitamina sarebbe causa di rischio cardiovascolare. La Leva di Archimede è riuscita ad ottenere un commento dall'autorevole "Linus Pauling Institute" e dalla Vitamin C Foundation, che abbiamo sintetizzati qui di seguito.

Secondo una ricerca del Prof. James Dwyer della scuola di medicina dell'Universitˆ californiana, San Diego, integratori di Vitamina C provocherebbero un'ispessimento delle arterie, che indicherebbe presenza di aterosclerosi (un progressivo "riempimento" delle arterie che impedisce la circolazione) e di conseguenti problemi cardiaci.

Secondo alcuni bisognerebbe smettere di usarla questa vitamina, come qualche quotidiano in stile allarmistico ha pure suggerito. Solo che, alla luce del sole, la notizia si rivela nientemeno che falsa. Lo stesso Dwyer aveva infatti dubitato del risultato, ed aveva messo in guardia che si trattava di una ricerca assolutamente preliminare che avrebbe necessitato di altri studi più approfonditi prima di dichiarare che la vitamina C fosse dannosa.

Infatti il mistero si risolve così: E' stato sì accertato un ispessimento delle arterie, ma prendendo fischi per fiaschi, gli scienziati hanno sbagliato nell'interpretazione, e si sono rivolti alla stampa senza assicurarsi della correttezza delle loro affermazioni.

E' risaputo tra gli esperti di vitaminologia che questa vitamina, se presa in dosi superiori al fabbisogno fisiologico, agisce sul meccanismo della produzione del collagene. Le arterie sono fatte anche di collagene, cioè di tessuto connettivo, allora è del tutto normale che la vitamina C causi un'ispessimento delle arterie. Per˜ questo è un effetto positivo, anzichè dannoso! Nelle persone anziane e nei fumatori si osserva spesso un indebolirsi dei vasi sanguigni, un assottigliamento delle arterie. Se la vitamina C viene integrata in dosi consistenti, questa debolezza viene meno, cioè la vitamina C rafforza i vasi sanguigni ed è così che lo studio americano ha potuto osservare un loro ispessimento ad opera della produzione collagenica stimolata dalla vitamina C.

Questo viene confermato anche dall'osservazione del fatto che tra le persone che integrano la Vitamina C non c'è alcun aumento di malattie cardiovascolari. Al contrario, numerosi studi nel corso degli ultimi dieci anni hanno confermato l'utilità di una integrazione di vitamina C. Uno studio epidemiologico del 1992 ha dimostrato addirittura una riduzione del rischio cardiaco del 45% negli uomini e del 25% nelle donne. Il Dr. Robert Cathcart, uno dei massimi esperti del trattamento con un'integrazione vitaminica, dice che per trent'anni ha osservato nella sua attività di medico più di 25.000 persone che hanno integrato la loro alimentazione con vitamina C, oltre ad altri nutrienti, e che nessuna di queste persone ha mai sviluppato problemi cardiaci. In conclusione, il Linus Pauling Institute consiglia alle persone che consumano integratori di vitamina C di continuare a farlo. Non c'è affatto nessuna prova scientifica che la vitamina C sia causa di malattie cardiovascolari, anzi le evidenze scientifiche indicano il contrario: una chiara riduzione dei rischi!


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